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La sfida per il centro storico, 15mila euro a fondo perduto per portare nuove imprese: è Startup House

(foto gonews.it)

Ponsacco potrebbe venire ricordata in futuro non più come 'la città del mobile' ma come quella delle eccellenze del territorio. Nella conferenza stampa di oggi, mercoledì 28 gennaio, tenutasi al palazzo comunale è stato presentato l'incubatore diffuso del centro storico di Ponsacco. La collaborazione tra Comune e Polo tecnologico di Navacchio parte da ora per trovare imprese con meno di 24 mesi di vita formate da giovani under 40. Venerdì 30 gennaio si terrà un incontro presso la sala Valli alle 17 per presentare agli esercenti e alla cittadinanza l'iniziativa.

La Startup-House - Ponsacco punta a diventare una vetrina della qualità e un 'Polo del Gusto', puntando in modo particolare su esercizi commerciali e su attività di somministrazione di bevande e alimenti. Il centro storico sarà la sede dell'incubatore diffuso: sono stati individuati al momento 13 fondi sfitti, con la mediazione dell'assessore al commercio Massimiliano Bagnoli e del presidente Confcommercio area vasta Alessandro Simonelli.

I fondi - Il Comune è stato accreditato per il progetto regionale che mette a disposizione 129mila euro. Ogni impresa giovane potrà fare richiesta secondo le modalità presenti nel bando, presentando anche il proprio business plan. Se il progetto viene accettato dalla Regione, la startup potrà ottenere uno di quei fondi, le competenze del Polo tecnologico di Navacchio per avviare l'impresa, e un finanziamento a fondo perduto di massimo 15mila euro per 18 mesi allungabili a 24. Questi soldi non dovranno essere anticipati. Dalle prime stime si parla di un affitto di circa 8 € al metroquadro considerando il fondo e i servizi a disposizione. "Ci piace però parlare più di un'opportunità che di un finanziamento", ha sottolineato l'architetto Federico Iachella, ideatore del progetto già dalla campagna elettorale del maggio 2014.

Il marchio - Il progetto guarda in grande: verrà a costituirsi un 'brand' che metterà in rete tutte le realtà aderenti. L'ambizione è notevole: creare dal niente un mezzo per rivalutare la città e rivitalizzare l'economia ponsacchina. "Potrebbero arrivare nuovi finanziamenti per l'agrifood, le imprese agricole a filiera corta, dal Ministero dell'Agricoltura - continua Giari -, se necessario ci presenteremo anche in Ministero".

La sfida - Il dg del Polo tecnologico di Navacchio Alessandro Giari sottolinea l'importanza della sfida: "Ponsacco non è conosciuta come un polo dell'eccellenza dell'agro-alimentare, e se non puntiamo in alto non lo diventerà mai. Oggi mettiamo in discussione l'assetto precedente della città. Anche se andrà male, qualcosa succederà". "La crisi dei centri storici è sotto l'occhio di tutti - commenta Bagnoli - ma non siamo qui per competere, quanto per diversificare per identità e qualità le eccellenze". Ci saranno quattro scadenze: il 15 febbraio, il 15 maggio, il 14 agosto e il 16 novembre. "Sicuramente non ci aspettiamo che tutti i fondi vengano occupati già dopo il 15 febbraio - commenta il primo cittadino - ma già con l'incontro di venerdì 30 gennaio speriamo di avere già tra noi coloro i quali si sono già detti interessati".

Le possibilità - "Chi non farà parte del progetto verrà comunque considerato dall'amministrazione e potrà entrare a far parte del marchio e avere un contratto di servizio agevolato per avviare l'impresa", ha spiegato il sindaco Francesca Brogi. E anche se altre imprese avessero interesse nell'aprire filiali anche se non sono legate all'agro-alimentare, "le porte sono spalancate, potremmo aumentare l'offerta della città", come ha affermato Simonelli.

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