Una cerimonia tradizionale, eppur diversa, quella che si è svolta oggi per onorare i deportati della provincia di Firenze nei campi nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale. I prestigiosi riconoscimenti del Presidente della Repubblica - quest’anno sono ventotto le medaglie d’onore assegnate agli ex reduci – sono state consegnate in una cornice inconsueta: il solenne Memoriale di Santa Croce, da poco restaurato, dove è in corso la mostra “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”, organizzata dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura proprio per commemorare la ricorrenza odierna. Ma altre novità hanno caratterizzato la cerimonia: la lettura della poesia di Trilussa “Ninna nanna de la guerra” e la testimonianza dello studente Andrea Cappelli. Passato e presente che si coniugano insieme nel Giorno della Memoria per offrire un momento diverso di riflessione “su una delle pagine più buie che abbiamo vissuto in Europa”, ha detto il prefetto Luigi Varratta nell’aprire la manifestazione.
“La sofferenza della deportazione di tanti italiani nei lager tedeschi – ha poi proseguito rivolgendosi agli insigniti - non è stata vana perché da essa è nato il nostro Paese libero e democratico“. “Vorrei che queste cerimonie non rimanessero eventi fini a se stessi e perché ciò non accada è necessario un impegno costante, giornaliero, di tutti e a tutti i livelli a mantenere alta la guardia, a non sottovalutare i pericolosi focolai che si vedono oggi nel mondo. La memoria è impegno – ha proseguito Varratta - che dobbiamo coltivare prima noi stessi per poi saperlo trasmettere ai nostri figli perché possano sviluppare gli anticorpi per combattere qualsiasi forma di discriminazione, intolleranza e odio razziale.”
Subito dopo il prefetto, è intervenuto Andrea Cappelli che ha portato la sua giovane testimonianza. Lo studente, che ora frequenta il secondo anno di Economia all’Università Sant’Anna di Pisa, da liceale è stato due volte ad Auschwitz con il Treno della Memoria, nel 2011 e 2013, come presidente del Parlamento regionale degli studenti. Ha visitato anche il lager di Dachau, meta di una gita scolastica con i compagni del liceo Antonio da Sangallo di Chianciano Terme, dove risiede. Al termine di quei viaggi Cappelli ha sentito il dovere di trasmettere tutto quello che aveva visto. Così ha visitato decine di scuole, dalle medie alle università, ha partecipato a convegni e dibattiti, ha elaborato progetti insieme alle amministrazioni comunali. “I mostri del mondo si alimentano con l’inazione – ha detto lo studente – Non sono le sconfitte a ingrandirli, ma le rinunce” che in questo caso sono quelle “di chi non riesce a competere contro la forza mediatica di concetti xenofobi e razzisti”. “Arrendersi davanti alla demagogia, all’intolleranza, agli stereotipi – ha rimarcato - spiana la strada dell’odio. Il nostro compito è essere portatori di memoria attiva”.
Si è passati poi alla consegna delle medaglie d’onore; due sono state ritirate personalmente dagli ex deportati Donatello Artenzioli e Renzo Montini, mentre le altre ventisei, alla memoria, sono state assegnate ai familiari di Luciano Acidini, Alberto Agresti, Elio Bartolozzi, Giorgio Biagiotti, Max Boris, Agostino Catti, Alfredo Cioni, Siro Cocchi, Giuseppe Collini, Armando Donatini, Nunzio Donatini, Mario Fani, Benito Giuntini, Guido Lucchesi, Giuseppe Marinari, Giorgio Mengoni, Giuseppe Morozzi, Mario Piccioli, Amedeo Pierantoni, Candido Radicchi, Aldo Rovai, Carlo Rosati, Sergio Rusich, Remo Scalini, Vincenzo Scarpa e Angiolo Terinazzi.
A conferire le decorazioni il prefetto Luigi Varratta insieme ai sindaci dei comuni di provenienza degli insigniti (Firenze, Barberino di Mugello, Capraia e Limite, Certaldo, Empoli, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Scandicci, Sesto Fiorentino e Vaglia). Per Firenze era presente l’assessore Elisabetta Meucci.
Nel corso della cerimonia, è stata letta la poesia “Ninna nanna de la guerra”, un canto dalla connotazione pacifista scritto da Trilussa nel 1914, che ha avuto una grande risonanza negli anni della prima guerra mondiale.