Quattro mesi, quattro giornate di squalifica complessive e 25 euro di ammenda. È la mano pesante del Giudice Sportivo della Lega Calcio Empolese-Valdelsa, che ha colpito la Catenese e che ha inferto anche altre quattro giornate di squalifica a un tesserato del Corazzano. Il tutto è documentato nel C.U. n. 34 pubblicato mercoledì scorso dalla Lega.
Sabato 17 si giocava Corazzano-Catenese, valevole per la terza giornata di ritorno del girone E, sul campo di Corazzano. Per far surriscaldare gli animi è bastato un fallo del tesserato del Corazzano proprio davanti la panchina catenese: l'arbitro ha estratto il cartellino giallo a indirizzo del biancazzurro.
Cinque minuti dopo, situazione simile: stavolta i due avversari saltano, ma il giocatore del Corazzano lo fa a gomiti larghi, come a voler colpire l'avversario. Scatta la confusione: dalla panchina della Catenese si alzano in due, reclamando una sanzione per la tentata gomitata del tesserato del Corazzano nei confronti del loro compagni di squadra. Ne ricevono un rosso diretto per "proteste e/o atteggiamenti irriguardosi nei confronti degli ufficiali di gara" (Regolamento Disciplinare, art. 128, due giornate di squalifica).
Il giocatore del Corazzano che era saltato con i gomiti larghi ha ricevuto la seconda ammonizione e quindi l'espulsione (una giornata di squalifica), alla quale si sono aggiunte altre tre giornate per "offese e ingiurie"; il giocatore della Catenese che ha scansato la gomitata, ma che ha reagito con un "atto di violenza a gioco fermo - così l'articolo 136 del Regolamento Disciplinare, che prevede da quattro mesi a un anno lontano dal campo - o in situazione chiaramente estranea alla fase di gioco in corso" ha invece preso ben quattro mesi di squalifica, ovvero rimarrà fermo fino al 17 maggio, a meno che il ricorso che la Catenese sta preparando venga accolto.
La Catenese è stata anche sanzionata con 25 euro di ammenda per "atteggiamento aggressivo o intimidatorio o minaccioso nei confronti di soci" (regolamento Disciplinare, art. 117, lettera A).
Al di là di quanto successo in campo e della spiacevolezza delle reazioni spropositate, le società coinvolte tengono a precisare la volontà di chiarirsi a fine partita, e in più a Corazzano escludono che il proprio tesserato coinvolto nei fatti sia stato oggetto di ingiurie razziste da parte dei tesserati della Catenese.
Christian Santini