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L'assessore Heimes all'inaugurazione della mostra sulla storia della persecuzione degli Ebrei in Italia

Memoriale di Santa Croce nei sotterranei della basilica

In occasione del Giorno della Memoria  il Ministero degli Interni ha scelto Firenze per presentare la mostra itinerante sulla storia della persecuzione degli Ebrei in Italia dal titolo “1938-1945 La Persecuzione degli Ebrei in Italia – Documenti per una Storia” realizzata una decina di anni fa dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) e integrata da documenti originali dell’epoca sulla specifica situazione fiorentina conservati in archivi e biblioteche pubblici e privati.

“Si tratta di una mostra didattica”, commenta l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Vinci Claudia Heimes presente all’inaugurazione, “che consiglio vivamente di visitare ai giovani, ma  non solo. Anche  per  noi adulti i documenti esposti sono di sicuro impatto emotivo e davanti ad essi restiamo increduli per l’efferatezza dei crimini commessi. Auspico quindi che i professori  invitino gli studenti a visitare la mostra o organizzino loro stessi una uscita didattica a Firenze, anche per far vedere ai giovani che la Storia che studiano sui libri di testo si basa su documenti, come ha evidenziato Michele Sarfatti, presidente del CDEC e autore di vari saggi, nella sua introduzione.”

I 38 pannelli e il materiale documentario originale illustrano in modo impressionante le varie tappe da quando con la emanazione delle leggi antiebraiche i cittadini ebrei furono private dai loro diritti prima fino alla deportazione nei campi di sterminio poi. Con la “Testimonianza fiorentina” la Prefettura di Firenze in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze, l’Archivio di Stato, l’archivio Storico del Comune di Firenze e altri enti fiorentini ha voluto contestualizzare la tragedia della persecuzione degli Ebrei. Così si vedono per esempio documenti sul campo di Villa La Selva a Bagno a Ripoli, edizioni originali di giornali dell’epoca e i bozzetti ad acquarello della decorazione di Piazza Santa Croce in occasione della visita di Hitler nel maggio 1938.

Una menzione speciale merita anche il luogo che ospita la mostra, particolare e suggestivo: il Memoriale di Santa Croce nei sotterranei della basilica, la parte più antica del complesso. In passato cripta e poi luogo di sepoltura nonché deposito di materiali di scarto. Durante il fascismo ci si ricordò di questi spazi e, volendo trovare un posto per i “Caduti per l’idea fascista” nel “Tempio delle Itale Glorie” si provvide al risanamento di questa parte del complesso di Santa Croce. Oltre alla traslazione delle salme dei martiri fascisti nella parte centrale dell’ambiente (oggi ovviamente rimosse) venne creato nel vasto spazio sotto la sagrestia il famedio, rivestito di lastre di marmo nero su cui vennero incisi i nomi dei 3672 fiorentini caduti nella Prima Guerra Mondiale. Oggi, dopo i restauri appena conclusi, porta il nome di Memoriale ed è destinato ad accogliere mostre e eventi legati alla memoria.

L’orario della mostra segue quello del complesso di Santa Croce (lun-sab 9.30-17.30) e resterà aperta fino all’8 febbraio. Con il link www.cdec.it/public/guida_didattica.pdf si può scaricare la –agile - guida didattica con alcuni saggi sul tema, una essenziale descrizione del contenuto dei pannelli, bibliografia e altro. Informazioni sul luogo sul sito dell’opera di Santa Croce www.santacroceopera.it.

Fonte: Comune di Vinci - Ufficio stampa

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