Presentata oggi dal Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli un’interrogazione urgente sulle tempistiche previste per il Piano di Monitoraggio delle tubature contenti amianto presenti nella rete regionale e per la loro totale sostituzione. L’interrogazione chiede anche di verificare l'impegno all'utilizzo di risorse interne da parte del gestore senza alcun aggravio in bolletta per i cittadini.
L’interrogazione nasce a seguito delle tante segnalazioni e denunce da parte di comitati e associazioni riguardo al possibile rischio sanitario dei 225 chilometri di tubature in cemento amianto presenti nella rete di Publiacqua a Firenze, Prato, Pistoia e nel Medio Valdarno. Possibile rischio riconosciuto sia dall’Autorità Idrica Toscana, sia da Regione e Comuni interessati. Ora si attende la certezza su tempistica e modalità d’intervento.
"Dopo le varie assicurazioni e impegni presi negli ultimi giorni di Dicembre, è utile a questo punto richiedere nel dettaglio i tempi e le modalità. Sappiamo che l'amianto è certamente più pericoloso se inalato, sappiamo che il cemento amianto in teoria protegge dalla dispersione di fibre, ed è dunque lontana da noi l'intenzione di generare allarmismi eccessivi. Ma di certo il sempre più che valido principio di precauzione in questo caso ben si sposa con la necessità in ogni caso presente di rinnovare ed efficientare la rete idrica, e magari anche di togliere ogni dubbio e remora sul proseguio, anzi sull'incremento, delle politiche ecologiche legate all'eliminazione dell'acqua in plastica, sostituita con l'utilizzo di acqua appunto pubblica erogata dai fontanelli. Una politica che deve assolutamente proseguire, ed è per questo che è necessario realizzare quest'opera in modo da dare piena tranquillità a cittadini e amministratori" - conclude Romanelli.
TESTO INTERROGAZIONE
Ricordata la Risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2013 sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l'amianto esistente (2012/2065(INI)) che, tra l’altro, afferma:” 37. (Il Parlamento europeo) sottolinea che tutti i tipi di malattie legate all'amianto, come il tumore al polmone e il mesotelioma pleurico – causati dall'inalazione di fibre di amianto in sospensione, abbastanza sottili da raggiungere gli alveoli e abbastanza lunghe da superare la dimensione dei macrofagi – ma anche diversi tipi di tumori causati non soltanto dall'inalazione di fibre trasportate nell'aria, ma anche dall'ingestione di acqua contenente tali fibre, proveniente da tubature in amianto, sono stati riconosciuti come un rischio per la salute e possono insorgere dopo alcuni decenni, e in alcuni casi addirittura dopo oltre quarant'anni”;
Ricordato che già il Decreto Ministero Sanità 14 maggio 1996 “Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lett. f, della L257/92, recante: Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto” prevedeva la sostituzione delle condotte in amianto e il controllo della presenza di fibre nell’acqua potabile interessata da tubazioni in amianto;
Ricordato che, a seguito delle tante segnalazioni e denunce da parte di comitati e associazioni, l’Autorità Idrica Toscana, la Regione e i Comuni hanno riconosciuto il possibile rischio sanitario dei 225 chilometri di tubature in cemento amianto presenti nella rete di Publiacqua a Firenze, Prato, Pistoia e nel Medio Valdarno e che è stato dichiarato l’impegno ufficiale per l’eliminazione dei tubi, con risorse interne delle società di gestione, senza aumenti in bolletta per i cittadini;
Considerato strategico mantenere in essere, anzi potenziare, le politiche ecologiche volte all'eliminazione dell'utilizzo di acque minerali in plastica, attraverso la diffusione di fontanelli pubblici e l'utilizzo di caraffe o bottiglie in vetro lavabile con attingimento di acqua dell'acquedotto nelle mense e nei luoghi pubblici;
Considerato dunque che i lavori devono avvenire nei tempi più rapidi possibili, sia per i sopradetti motivi di precauzione sanitaria, sia per mantenere in essere le politiche ecologiche di eliminazione della plastica con totale tranquillità per i cittadini, sia come occasione di un generale efficentamento della rete idrica interessata, comunque vecchia e caratterizzata da un livello importante di perdite;
Interroga la Giunta Regionale per conoscere
- la tempistica prevista per il Piano di Monitoraggio delle tubature inquinate presenti nella rete regionale, e le modalità/tempistiche per la totale sostituzione/eliminazione delle tubature contenti amianto;
- se è in grado di confermare l'impegno all'utilizzo di risorse interne da parte del gestore senza aggravio in bolletta per i cittadini.