Ferrovia Porrettana patrimonio dell’umanità: torna attuale l’idea di candidare la storica linea ferroviaria di collegamento fra i due versanti della montagna – pistoiese ed emiliano – a bene Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Ad avanzare la proposta sono stati gli enti, le istituzioni e le associazioni dei comuni interessati dalla tratta ferroviaria nell’ambito di un incontro al quale Confcommercio ha partecipato nei giorni scorsi per mettere in luce gli interessi dei residenti e delle imprese sul territorio.
Valorizzare la ferrovia, sia dal punto di vista della promozione turistica, sia per quanto riguarda la qualità del servizio quotidianamente offerto: questo il tema messo in evidenza dall’Associazione, allo scopo di mantenere un collegamento costante fra le varie aree montane per favorire lo spostamento di residenti e turisti e, al contempo, conferire una maggiore attrattività a tutto il territorio.
Bene quindi per Confcommercio l'attribuzione di un valore storico e culturale riconosciuto a livello mondiale in grado di dare slancio all’intero territorio coinvolto, anche attraverso la promozione di convenzioni e pacchetti turistici.
Nel contempo però è necessario intervenire con misure mirate a migliorare la ferrovia, sia sotto l'aspetto strutturale, sia per quanto riguarda le modalità del servizio. La Ferrovia Porrettana deve infatti rappresentare sempre uno dei principali mezzi di trasporto di persone e merci da un versante all'altro dell’Appennino e non può più correre il rischio di restare chiusa, così com'è accaduto nei mesi scorsi, a causa di eventi naturali quali le frane.
È importante rilanciare un’immagine dell’infrastruttura che si distanzi dai problemi di un servizio non sempre ottimale e che si avvicini sempre di più a quella di valore aggiunto per la montagna, sia nel versante pistoiese, sia in quello emiliano.
“Passare dalle parole ai fatti: è questo che dobbiamo fare per rilanciare la Ferrovia Porrettana. – afferma Rolando Galli, presidente del Consorzio Turistico APM di Confcommercio – La ferrovia non deve rappresentare un fine bensì un mezzo con il quale facilitare il trasporto di turisti e visitatori da un lato all’altro dell’Appennino, favorendo così la frequentazione di queste bellissime zone, favorendo il trasporto dalle stazioni alle varie località della montagna attraverso un servizio di autobus o pulmini “navetta” in modo da poter moltiplicare le destinazioni servite attraverso la ferrovia.
Intervenire su di essa, in sinergia con i diversi attori in gioco, deve essere l’obiettivo per il 2015 e la candidatura dell’infrastruttura a bene patrimonio dell’umanità dell’Unesco rappresenterebbe un decisivo passo in avanti in tal senso.
Crediamo fortemente – prosegue Galli – in questo progetto e come noi lo fanno gli enti e le istituzioni del versante emiliano che hanno dimostrato la massima disponibilità a collaborare. Auspichiamo quindi che venga fissato quanto prima un incontro operativo nel quale vengano stabilite azioni ed interventi da attuare (con tempi e modalità precisi) ed individuate le risorse economiche da destinare a tale progetto”.