"Nei giorni scorsi, sono stati rilevati numerosi abbandoni di rifiuti nei boschi del Montalbano, nelle aree delle undici amministrazioni dell'Unione dei Comuni Empolese-Valdelsa. Sono sempre di più i cittadini che si lamentano a ragione della situazione e denunciano il protrarsi di una problematica che provoca degrado e grave disagio per chi vive il bosco e la natura con rispetto ed educazione.
Per quanto riguarda me, Alessandro Giunti, Sindaco di Capraia e Limite e delegato all'Ambiente dell'Unione, credo fermamente che occorra a questo punto una presa di consapevolezza forte ed un'informazione capillare sulla viltà del gesto compiuto, foriero di sanzioni previste e disciplinate dai codici in vigore. Negli ultimi mesi, abbiamo provato a spiegare nel dettaglio a tutti i cittadini che il conferimento errato, l'abbandono o stoccaggio dei rifiuti, non rientra nei comportamenti da ritenersi civili, nel senso di rispettosi degli altri, della natura e delle regole basilari di convivenza all'interno di una comunità. Publiambiente, da anni impegnata nel servizio di raccolta dei rifiuti dei cittadini, si è resa disponibile per incontri in cui si sono potute decifrare e spiegare nel dettaglio le tariffe applicate, con le riduzioni da applicare ai casi disciplinati.
A quanto pare, vedendo gli ultimi fatti, tale atteggiamento di vicinanza tra cittadini e istituzioni/gestore, non è servito a debellare o quanto meno a ridurre il fenomeno dell'abbandono, sebbene nel tempo, a mio avviso, si riuscirà ad insegnare ai bambini ed ai ragazzi che da ogni piccola scelta si ha la possibilità di influenzare il destino del pianeta in cui viviamo. Tutto questo, è chiaro, a patto di lavorare nelle scuole, prime incubatrici di democrazia, ad un'educazione ad un comportamento sano, corretto ed ecologicamente sostenibile.
L’abbandono dei rifiuti, soprattutto nei boschi, è purtroppo, fin dagli anni ‘70/’80, un malcostume della nostra inciviltà, solo che ora, la stragrande maggioranza dei cittadini, sensibili e rispettosi delle regole, ha maturato la consapevolezza che non possiamo più permettercelo, per un’infinità di buoni motivi. Le istituzioni non possono che plaudire a questa decisa presa di posizione e fare
tutto quanto possibile affinché venga tutelato chi chiede il rispetto delle regole e non chi le disattende, con ricadute ambientali ed economiche sulla collettività.
A questo punto, è doveroso ricordare a tutti che, in caso di necessità di smaltimento di rifiuti ingombranti da casa o dalla sede di attività professionali (solo per i rifiuti assimilati), è necessario semplicemente telefonare a Publiambiente, al numero 800-980 800, per richiedere la presa in carico gratuita dell'oggetto di cui ci si intende disfare.
Per dovere di informazione, oltre che come deterrente per gli atteggiamenti inqualificabili di cui sopra, rammento inoltre che ai sensi dell'art. 192 del testo unico in materia ambientale del 3 aprile 2006, è vietato l'abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee.
Anche le aree private non di uso pubblico, sono comprese nella norma generale.
L'art. 255 del medesimo testo legislativo, modificato dal d.lgs. n. 205/2010, prevede una sanzione amministrativa da 300,00 a 3.000,00 euro, e nel caso dei rifiuti pericolosi, la sanzione è aumentata fino al doppio. Secondo quanto riportato dalla legge, per deposito incontrollato si intende un accumulo di rifiuti sul sito, vale a dire una fattispecie di reato più grave dell'abbandono, anche se non ancora tale da potersi configurare come stoccaggio.
Per i soggetti titolari di imprese o enti, (art. 256 c.2), la rilevanza è maggiore e si procede penalmente. E' previsto infatti l'arresto da tre mesi ad un anno o l'ammenda da 2.600,00 a 26.000,00 euro per rifiuti non pericolosi, altrimenti la pena va dall'arresto da sei mesi a due anni congiunta con la medesima ammenda sopracitata per i rifiuti tossici pericolosi per la salute.
Al di là delle sanzioni, per le quali l'Unione dei Comuni si impegna ad intensificare i controlli, si invita la cittadinanza a non lasciarsi alle spalle il problema ed a segnalare prontamente i casi riscontrati".

Alessandro Giunti, sindaco di Capraia e Limite e delegato all'Ambiente dell'Unione dei Comuni Empolese-Valdelsa