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La cooperativa Ichnos vola a New Orleans. Un progetto archeologico internazionale

La Villa Romana del Virginio

La scorsa estate quindici studenti e ricercatori provenienti da diverse università statunitensi, coordinati dal Professor Clarence McKenzie Lewis del Concordia College di Moorhead nel Minnesoota, sono arrivati nella città della ceramica per un progetto formativo in ambito archeologico.

Il gruppo, composto da giovani di un’età compresa fra i 22 e i 30 anni,  ha preso parte ad una campagna di scavo nella Villa Romana del Vergigno.

Il progetto è iniziato in via sperimentale nel 2013 grazie a contatti diretti fra la Cooperativa Ichnos e due Università americane.

Gli scavi nel sito della Villa Romana erano fermi da dieci anni, dopo che il buona parte della struttura principale era venuta alla luce ed era stata studiata approfonditamente. Nel 2014 l’attenzione degli studenti americani si è concentrata nell’area che doveva essere dedicata ad attività agricole.

Francesco Cini, presidente della Cooperativa Ichnos è volato in America in occasione della presentazione lo scorso venerdì  del progetto di scavo e dei dati provenienti dalle campagne del 2013 e del 2014 al 116° meeting annuale dell'Archaeological Institute of America (AIA) che quest'anno si è tenuto a New Orleans.

 

L'intervento aveva come titolo "Fieldwork from the Villa del Vergigno Archaeological Project: Economic Production in the Mid Arno Valley, ca. 100 B.C.E.– 400 C.E." ed è stato tenuto dal professor McKenzie Lewis del Concordia College di Moorhead in Minnesota.

 

«L’evento ha riscosso l’interesse da parte dei presenti; un’attenzione che lascia ben sperare anche per il futuro. Infatti, il progetto che ruota intorno alla Villa del Virginio si sviluppa su più anni e la sua presentazione ai prossimi meeting dell’Istituto americano di archeologia costituisce senza dubbio un’opportunità che favorisce il suo consolidamento e la nascita di altre nuove collaborazioni internazionali», afferma Francesco Cini.

 

«Il nostro territorio offre tante potenzialità, tutto sta nel saperle cogliere e valorizzare. La storia di Montelupo, i prodotti tipici, i nostri tesori archeologici sono elementi che riescono ad attirare l’attenzione di turisti, appassionati e anche studiosi provenienti da diverse nazioni.

Ciò è ancora più rilevante se pensiamo di andare a intercettare gli interessi di quelle popolazioni  che subiscono il fascino delle nostra storia antica.

La Cooperativa Ichnos è stata capace di costruire un progetto interessante e di creare legami internazionali con istituzioni importanti in ambito archeologico.

Come sindaco di Montelupo non posso che ringraziare la loro intraprendenza e farne tesoro. Dobbiamo cercare di valorizzare sempre più esperienze di questo tipo e far sì che da “occasioni eccezionali” divengano “attività ordinarie”»,afferma il sindaco Paolo Masetti.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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