Pubblichiamo di seguito il testo del saluto pronunciato dal Sindaco di Cerreto Guidi, Simona Rossetti, in occasione del funerale di Giovanni Battista Cappellini, titolare del celebre borsettificio "Enny", marchio arrivato in tutto il mondo.
"Caro Giovanni,
tutta la comunità di Cerreto si stringe oggi intorno a te e alla tua famiglia e io, come cerretese e come rappresentante istituzionale di questa comunità, sento il dovere di dire qualcosa, anche perché con te se ne va un pezzo della nostra storia, della storia del nostro paese.
Sfogliando l’album delle foto in fondo alla chiesa, ti rivediamo giovane, alto, con la tua caratteristica sigaretta in mano. Sono gli anni Settanta, gli anni in cui la Enny è al massimo del suo splendore, quando il suo marchio è conosciuto in tutta Europa, con più di 500 persone occupate che significava all’epoca quasi l’80% delle persone impiegate nel lavoro. Gli anni in cui Cerreto non aveva ancora conosciuto la crisi del settore manifatturiero, dove il lavoro non mancava per nessuno e si costruiva con fiducia, nonostante le difficoltà, il futuro dei propri figli.
Ti vediamo al centro delle tue passioni come presidente della Cerretese Calcio, come sostenitore di tante iniziative, con una “Mostra del vino” ad alti livelli, portando il nome di Cerreto ovunque.
Non oso immaginare la tempesta che hai dovuto affrontare quando hai vissuto le vicissitudini della tua azienda. Sono stati momenti duri per te e per la nostra comunità. Li hai affrontati con dignità, concentrandoti nell’amore verso la tua famiglia, verso i tuoi figli, spesso, forse troppe volte, solo. Si, perché è troppo facile stare intorno a chi ha successo e magari approfittare di quel successo. Sarebbe stato doveroso starti più accanto nelle avversità. Ora, tutte le volte che passiamo di lì, davanti a quella che è la “ex Enny”, ci prende un senso di malinconia, vorremmo che quella “ex” non ci fosse, e riveder riqualificato un complesso che non era più tuo ma che purtroppo non è nemmeno della comunità, perché i cerretesi di idee ne avrebbero tante.
Oggi in te ricordiamo la grinta di un imprenditore, l’amore per il proprio paese, la bontà di un padre, la forza, la dignità, il coraggio di un uomo.
Quel “qualcosa” che vorrei dirti è quindi un grande Grazie, e te lo dico portandomi dietro il ricordo di quando ti ho visto nella tua casa, ormai debilitato dalla tua malattia, ma con gli occhi accesi e lucidi di commozione pensando al tuo paese, in quel brindisi che abbiamo fatto con il tuo ottimo spumante.
Sarò sempre orgogliosa di quello che mi hai detto e desidero che la comunità di Cerreto sappia con quanta tenerezza e con quanto amore hai parlato del tuo paese e del desiderio che Cerreto possa rivivere anni di splendore.
Grazie Giovanni!".
Simona Rossetti, sindaco di Cerreto Guidi