Anche Iacopo Melio, il ragazzo di Cerreto Guidi che ha lanciato la campagna #vorreiprendereiltreno, interviene sul sul blog in merito al parcheggio di una vettura su un posto riservato ai disabili a Fucecchio in Piazza Vittorio Veneto. Ecco le sue parole:
Scrivo alcune righe velocemente, su questo blog che è ormai diventato un contenitore di idee e battaglie, di progetti e speranze verso un unico obiettivo: sensibilizzare. Una mia seconda casa, ma anche quella di tutti voi che ogni giorno sostenete #vorreiprendereiltreno, la nostra “lotta col sorriso” contro ogni tipo di ostacolo, architettonico ma soprattutto culturale.
Le scrivo di getto in un post che ha il sapore ben diverso dagli ultimi articoli pubblicati, ironici e scanzonati, nonostante il tema “disabilità” resti ancora lo stesso.
Mi arrivano continuamente segnalazioni da tutta Italia di parcheggi abusivi. Auto che senza averne il diritto sostano in posti che farebbero tanto comodo a chi quel diritto ce l’ha realmente, purtroppo non per sua scelta.
So bene che la maleducazione non si sconfigge in una manciata di giorni e proprio per questo ogni volta le pubblico sui miei canali, in particolare sulla Pagina Facebook della campagna, affinché possano servire da esempio nel mostrare quanta bruttezza ci sia dietro ad gesti simili, sottilmente prepotenti e violenti.
Quando però queste segnalazioni riguardano il territorio intorno a te ti senti doppiamente sconfitto. È avvilente. Provi quella sensazione di impotenza che ti porta, erroneamente, a credere che nemmeno un progetto meraviglioso come #vorreiprendereiltreno, carico di ottimismo e voglia di sinergie, potrà mai ottenere risultati nel cambiare la mentalità di questa povera gente (povera d’animo, s’intende, perché con la ricchezza materiale una persona non ce la misuri di certo).
Mi è arrivata infatti la notizia di una sosta abusiva, l’ennesima, nello spazio giallo riservato. Stavolta però siamo a Fucecchio, in Piazza Vittorio Veneto. La notizia è stata riportata su un noto sito di informazione del circondario dell’Empolese-Valdelsa e potete leggerla qui.
Così, se ogni volta pubblico velocemente le foto in pagina, adesso ho deciso di dedicargli un intero post, nella forma più distesa possibile e senza alcun riferimento personale dato che non ne sono in possesso e, comunque, non mi interesserebbe sapere chi sia il malfattore paparazzato. Non credo sia questo l’aspetto fondamentale, anche perché non essendo io di Fucecchio non saprei, nemmeno conoscendo la targa, risalire a chi appartenga l’auto.
Vorrei però che questo gesto fosse di esempio. Vorrei che anche questa immagine servisse a sensibilizzare: che fosse chiaro che le reali barriere non sono quelle architettoniche, che uno scalino o un ascensore mal funzionante sono solamente una scusa dietro la quale nascondersi, che tutto si può superare se le persone sono disposte ad aiutarti davvero. Vorrei che si capisse che la problematica reale è un’altra: la mentalità di certe persone e la loro (dis)educazione.
Dobbiamo inculcare nella testa della gente che chiunque può diventare un ostacolo. Che dobbiamo alzarci la mattina con la consapevolezza che ogni gesto che faremo, nel corso della giornata, potrebbe essere un problema per qualcuno… Soprattutto gesti di questo tipo!
Mi piacerebbe molto vedere, vista la notizia finita sul giornale, delle scuse pubbliche da parte di chi ha fatto questo. Scuse non solo verso il Comune e i suoi cittadini ma anche nei confronti di chi, come me e molte altre persone, investe privatamente tempo ed energie in progetti come #vorreiprendereiltreno, per poi vedere vanificato gran parte del lavoro.
Personalmente sono profondamente amareggiato da questo, ma non mi arrendo. Continueremo a portare avanti la nostra “lotta col sorriso” con la speranza che i nostri messaggi possano davvero viaggiare più lontano e, prima o poi, inculcare del buono nelle persone… Buono che già c’è, ed è tanto, perché la civiltà esiste e non sono tutti così.
E magari, perché no, mi auguro che anche solo in forma anonima arrivino 50€ di donazione a questa campagna (è possibile donare qui). Molto meno di quello che avrebbe speso il/la furbetto/a se il testimone, anziché scattarle la foto, avesse chiamato i vigili (sanzione prevista dall’articolo 188 del Codice della Strada, comma 2 lettera G e comma 5).
Ah, a proposito… In situazioni come questa, senza pensarci due secondi di più, bloccate ogni possibile uscita piazzandovi dietro le auto abusive e chiamate i vigili. Solo in questo modo eviteremo ulteriore indifferenza: la libertà non è un optional.
// SE SEI D’ACCORDO CON I NOSTRI IDEALI E SE L’ARTICOLO TI È PIACIUTO, SOSTIENI LA NOSTRA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE! BASTA VERAMENTE POCO PER AIUTARCI: DONA QUI. GRAZIE DI CUORE.
IACOPO MELIO