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Nuovo stadio, Noferi (M5S): "Ci sembra un progetto a dir poco discutibile"

Silvia Noferi (da facebook)

Questo l’intervento della consigliera del Movimento Cinque Stelle Silvia Noferi

 

“Se c’è una cosa che ci ha colpito nel discorso del Sindaco di ieri in consiglio sul nuovo stadio è stata l’enfasi con cui ha presentato il progetto come una grande opportunità per la ripresa economica della città: “3000 nuovi posti di lavoro…”
Saremo poco smart o ancora troppo provinciali per credere che la crisi economica si possa combattere a suon di centri commerciali e di grandi opere ma purtroppo siamo già il paese del Terziario e degli eco-mostri mai finiti, per cui un pochino siamo preoccupati. 

Saremo degli eterni idealisti e poco “economisti dell’ultima generazione” ma crediamo che la ripresa economica possa ripartire soltanto da produzione industriale, manifatturiera e artigianale: dalla produzione di ricchezza insomma.
Saranno le sfilze di capannoni industriali ormai dismessi che si vedono lungo le autostrade a farci nascere questa convinzione?
E’ tutto un proliferare di centri commerciali, ci stiamo trasformando nel paese dei “commessi”, siamo diventati il mercato di smercio dei prodotti fabbricati altrove e ci eccitiamo all’idea che nell’area Mercafir la Fiorentina costruisca il nuovo stadio insieme ad un centro commerciale con tanto di comodissimo parcheggio. Se ne sentiva proprio la mancanza di un nuovo centro commerciale in effetti! 

Siamo sicuri soprattutto che l’apprezzeranno le centinaia di piccole attività commerciali della zona di Novoli, che dopo la lenta agonia per i lavori della tramvia, non avranno più bisogno di ossigeno e sussidi ma solo di un prete per l’estrema unzione.
Insomma niente in contrario al nuovo stadio se non costa niente alla comunità, se non mette alla disperazione i lavoratori della Mercafir nell’attesa che venga ricollocata da qualche parte, se non impatta in modo traumatico la zona di Firenze Nord già fortemente interessata da grandi opere infrastrutturali come l’ampliamento dell’aeroporto, il nuovo inceneritore e la terza corsia autostradale.

Tutte cosucce di poco conto che sembra vengano trattate come mondi a parte. Prima si costruisce un polo scientifico nella piana di Sesto, con discreti investimenti e soddisfacenti risultati, poi si decide di ampliare la pista e raddoppiare gli scali aerei internazionali in modo che disturbino gli esperimenti scientifici del dipartimento di Fisica (perfino il Rettore si è innervosito), dopo che altro si può fare lì intorno? Ma si uno stadio è quello che ci vuole: 40.000 persone a poche centinaia di metri da una pista di atterraggio di Boeing 777 è la cosa più naturale del mondo e anche la più sicura, non importa neanche indagare tra le leggi regionali/nazionali, i regolamenti Enac e simili.
Se il progetto poi salvaguarderà anche lo skyline della città come prevede l’Unesco cos’altro potremmo chiedere a parte un bicchierino di Lucano?
Forse tutta questa concentrazione di cemento tra palazzi, torri, megastrutture e scuole potrà fare da percorso-scuola per i piloti in cerca di specializzazioni ad alto grado di suspence; vogliamo mettere la differenza fra atterrare tra i campi dove non ti vede nessuno e atterrare con un pubblico di decine di migliaia di spettatori che tifano… per lo scudetto?”

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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