“L’Assessore Mariagrazia Ciambellotti accusa la Cisl di ‘atteggiamento pregiudizievole e scorretto’, ma non risponde alle nostre domande. Anzi, nell’incontro del 23 dicembre ha confermato che due asili nido comunali non saranno riaperti e al loro posto verranno convenzionati due asili privati, arrivando così a un rapporto di 35 privati contro 7 comunali. Noi non abbiamo pregiudizi, svolgiamo il nostro ruolo di sindacato che, libero da condizionamenti partitici, ha a cuore solo l’interesse dei lavoratori e dei cittadini. L’Assessore invece di alzare polveroni polemici, faccia chiarezza sulle reali intenzioni del Comune di Prato sugli asili nido: lo deve ai lavoratori e alle famiglie di Prato.”
E’ la presa di posizione del Segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Firenze e Prato, Mauro Spotti, che interviene sulla vicenda degli asili nido comunali di Prato, dopo le accuse che l’assessore comunale all’Istruzione Pubblica di Prato ha rivolto al sindacato.
“Il confronto e la collaborazione, necessari, non possono ridursi ad una sterile enunciazione di intenti da parte dell’amministrazione –dice Spotti- e non possono snaturare il ruolo delle organizzazioni sindacali che rappresentano e tutelano i lavoratori.”
“Mai come in questi ultimi mesi –afferma Enrica Cappelli, della FP-Cisl Enti Locali di Firenze e Prato- le educatrici e le insegnanti del comune di Prato hanno dovuto subire la negazione dei loro diritti e la disapplicazione delle norme sulla sicurezza, con reiterati ordini di servizio. Ad oggi non è stata data nessuna risposta concreta alla situazione da noi più volte denunciata. Investire sulla qualità del servizio educativo significa investire sul personale educativo, che deve essere messo in condizione di esprimere in modo ottimale la propria professionalità. La popolazione scolastica (bambini, docenti e non docenti) deve essere in sicurezza sempre. E soprattutto bisogna garantire alle bambine e ai bambini diversamente abili un ambiente idoneo. La verità è che se non vengono applicate le norme contrattuali e fatti investimenti concreti sul personale educativo, nei prossimi tre anni gli asili nido comunali chiuderanno i battenti. In queste condizioni l’apertura fino alle 17:30 è solo un’utopia !”
“L’annunciata pubblicazione del bando di concorso e/o la stabilizzazione delle precarie del servizio, che sono state fondamentali in questi anni, la aspettiamo da settembre –dice Cappelli-; ora arriva questo nuovo annuncio/proclama sull’apertura fino alle 17:30, mentre quello sulla riapertura dei nidi chiusi a luglio è stato smentito dallo stesso Assessore nell’incontro del 23 dicembre. Non sarebbe il caso di mantenere fede alle promesse prima di farne di nuove ? E sarebbe interessante capire, nell’ottica espressa dall’Assessore, quali sono le condizioni per avere un sistema effettivamente integrato per il mantenimento della qualità senza un intervento correttivo urgente sul personale educativo comunale.”