E’ ormai accertato che le apparecchiature da gioco d’azzardo contribuiscano in modo decisivo alla diffusione della patologia medica definita ludopatia, parificata alla dipendenza da sostanze stupefacenti, una delle piaghe sociali del nostro tempo, accentuata dalla crisi economica.
Per questo motivo, dato che i Comuni hanno piena competenza in materia (sentenza TAR Toscana n. 1578/2013, confermata dal Consiglio di Stato) ho presentato, nel Consiglio Comunale del 27 Novembre, una mozione con il preciso obiettivo di vietare installazioni di macchinette per il gioco d’azzardo. Un provvedimento che non andrebbe a riguardare le apparecchiature già presenti e sposterebbe l’installazione delle nuove fuori dal tessuto più sensibile, quello urbano.
La risposta della maggioranza è stata negativa, con una serie di emendamenti che hanno svuotato la nostra mozione, bocciandola ed impedendoci di deliberare il divieto come descritto precedentemente.
A confermare il bisogno di tali provvedimenti è arrivata, proprio in questi giorni, una modifica alla Legge regionale 57/2013,che vieta «l’apertura di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro ad una distanza inferiore a 500 metri, misurata in base al percorso pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale»
Stesso tipo di provvedimento adottato precedentemente nel Comune di Montelupo Fiorentino (membro degli 11 Comuni del Circondario) dove è passata una mozione, presentata dal Consigliere Matteo Palanti, con al primo punto il divieto di nuove installazioni nelle aree urbane.
Considerato tutto ciò e dato che il PD, seguendo la nostra traccia, porterà nel Consiglio del 23 Dicembre una propria mozione riguardante proprio le slot, rivolgo un invito al Sindaco Campinoti ed alla maggioranza: tornate sui vostri passi e deliberiamo, anche per Gambassi e seguendo le indicazioni della Regione, un divieto reale, per combattere significativamente la piaga dellaludopatia.
Simone Capezzoli