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La Cisl preoccupata per i 250 posti di lavoro della Provincia

Vacilla il posto di lavoro di 250 dipendenti dell’amministrazione provinciale di Pisa. La denuncia viene dai sindacati Cgil, Cisl ed Uil che hanno convocato per domani – dalle 10.30 - un’assemblea del personale e un presidio di fronte alla sede centrale della Provincia, a Pisa in piazza Vittorio Emanuele.

I rappresentanti dei lavoratori si dicono molto preoccupati per l’emendamento – proposto dal governo ed approvato dalla V commissione del Senato lo scorso sabato 13 dicembre – che prevede la riduzione del 50% della dotazione organica delle Province. Secondo lo stesso emendamento gli enti potranno deliberare una riduzione anche maggiore.

Sono 470 i dipendenti dell’amministrazione provinciale. A questi si devono aggiungere uscieri, addetti alle pulizie e dei centri per l’impiego. Almeno il 50% di questi – spiegano i segretari territoriali Marco Menicucci (Cgil funzione pubblica), Cinzia Ferrante (Cisl funzione pubblica) e Edodardo Cardinotti (Uil Fpl)  – se diamo ragione a questo emendamento sarà in esubero e dovrà essere ricollocato negli enti che hanno disponibilità ad assumere. Già, ma quali?
Domanda lecita, visto che con la legge di Stabilità anche i trasferimenti statali verso le Regioni e i comuni saranno ridotti.

Dunque? Il personale non ricollocato potrà essere messo in mobilità – denunciano i sindacati – con l’80% dello stipendio per due anni. E poi licenziato.

L'emendamento presentato dal Governo - commentano i sindacalisti - non affronta, peraltro, il nodo del riordino istituzionale e di fatto cancella la riforma Del Rio.

A rischio – spiegano i sindacati – non sono solo i lavoratori, ma anche i servizi: scuole, strade e viabilità, difesa del suolo, ambiente e forestazione, assieme ai Centri per l'impiego, formazione professionale.
E chi gestirà la cultura e il turismo e in particolare i servizi relativi ai musei, alle biblioteche e ai teatri provinciali?

Fonte: Cisl Pisa

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