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Esaote: rinviato l'incontro al ministero, Fim e Fiom: "Dal governo atteggiamento pilatesco"

L'Esaote a Firenze

Era previsto per domani un nuovo incontro al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico per Esaote, l'azienda che opera nel settore della diagnostica per immagini con sede a Firenze e a Genova. Nel pomeriggio di ieri però è arrivata da Roma la comunicazione del rinvio a data da destinarsi “in quanto” si legge “sentite le parti, si ritiene di dover concedere ulteriore tempo per effettuare delle verifiche conclusive riguardo alla possibilità di giungere ad un'intesa.”

“Ci chiediamo quali siano le parti a cui il Ministero fa riferimento poiché noi non siamo stati consultati” dichiarano congiuntamente i Segretari della Fiom Cgil Daniele Calosi e della Fim Cisl di Firenze, Alessandro Beccastrini.

“A quanto ci risulta neanche il Comune di Firenze è stato contattato. Non crediamo sia corretto consultare solo una o alcune delle parti coinvolte al tavolo e decidere, separatamente con esse, come gestire una vertenza di tale delicatezza, anche solo per una questione di calendarizzazione degli incontri, chiediamo quindi spiegazioni in merito.” Questo è quanto riportato dalle organizzazioni sindacali fiorentine, nella risposta alla comunicazione di rinvio, indirizzata al Ministro Guidi.

“Riteniamo pilatesco l'atteggiamento tenuto dal Governo sulla vertenza: da una parte continua ad eleogiare le capacità e l'importanza strategica di un'impresa che opera in un settore prioritario ed avanzato come Esaote e dall'altra però non interviene per scongiurare il rischio dello smembramento del settore della ricerca e sviluppo” conlcludono Calosi e Beccastrini. com

Esaote: Collini (Fiom Cgil), 'il ministero sia più attento e attivo sulla vicenda'

Daniele Collini (FIOM CGIL) ha così commentato: "abbiamo chiesto alla Regione di farsi portatrice col Ministero dello Sviluppo Economico di una richiesta di maggior attenzione per lo stabilimento fiorentino e di convocare una riunione urgente del tavolo, tavolo nazionale che dovrà avere una preminenza per questa discussione. Nel merito la scelta di spostare la ricerca e sviluppo da Firenze a Genova, ha, di fatto, sciolto il reparto, come avevamo evidenziato quando contestammo il piano industriale, portando così un vantaggio competitivo alla concorrenza. Molti dei 22 ricercatori si sono dimessi, e si sta utilizzando ricercatori olandesi per sostituire un settore così vitale per un'azienda come Esaote.

Ad oggi l'azienda non si è attivata per l'aumento dei volumi della produzione di sonde che doveva essere destinato a Firenze, che ricordiamo essere, assieme all'hub logistico, l'attività in grado di garantire i mantenimenti dei livelli occupazionali per lo stabilimento fiorentino, secondo il piano industriale che ci presentò l'azienda. Pare, anzi, che si stiano formando i lavoratori olandesi a portar avanti tale produzione. È incredibile - prosegue Collini - che la società non abbia tenuto conto, in tutti questi mesi di trattativa, delle indicazioni dei lavoratori, che avrebbero evitato ulteriori ritardi sull'uscita dei nuovi prodotti. Inoltre, le strategie generali di rilancio della società dovranno passare dalla valorizzazione dello stabilimento fiorentino sia con il potenziamento della produzione di sonde a livello globale, sia con la costruzione dell'hub logistico mondiale e sia con la creazione del centro di formazione sul modello GE; Ma  anche con il necessario, a questo punto, rinforzo, del reparto ricerca e sviluppo e col suo mantenimento nella sede fiorentina.

Alle Istituzioni spetterà il compito di monitorare attraverso una concessione oculata dei fondi pubblici, che i livelli occupazionali di Esaote a Firenze siano ripristinati e salvaguardati. In ogni caso, sul finire della riunione, le Istituzioni ci hanno comunicato che è stato riconvocato un tavolo al MiSE per il 25 Febbraio. In questa sede chiederemo al Ministero l'"intervento diretto" dello stato in Esaote, al fine di preservare la società e i lavoratori da rischiose speculazioni". com

Fonte: Ufficio Stampa

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