Li avevamo lasciati lo scorso 10 settembre come nuovi 'operatori ecologici' volontari del Comune di San Miniato. Adesso i 7 immigrati stanno affrontando l'inverno svolgendo l'attività prevalentemente nei giardini pubblici della città della Rocca. Abitano in una casa legata all'Usl locale, ma vengono riforniti di cibo, vestiti e assistenza sanitaria dalla Misericordia di Empoli. Dalle 7.30 fino alle 11.30 diventano operatori ecologici, il resto della loro giornata è libera. Due volte a settimana hanno un corso di italiano nel pomeriggio, il martedì in Comune, il giovedì alla Misericordia.
Senegal, Mali, Guinea, Nigeria e Gambia: da queste nazioni, in prevalenza le ultime due, sono arrivati i 15 rifugiati di San Miniato. Secondo Fabrizio Sestini, coordinatore della Misericordia di Empoli, il progetto pilota del Comune di San Miniato sta interessando anche altri comuni limitrofi. La Misericordia gestisce anche gli ospiti di Montelupo Fiorentino, Vinci ed Empoli.
Ogni migrante percepisce 2,50 euro al giorno, per i cosiddetti 'vizi': sigarette, caffé, e quant'altro. In totale ogni persona costa circa 30 euro giornaliere allo stato italiano, tra pasti e assistenza. Il trattamento è uguale per legge in tutto il paese.
La domanda più pesante, sia per chi è approdato nel nostro paese con la speranza di una vita migliore, sia per chi volente o nolente li accoglie, è la durata della loro permanenza. "Rimarranno fino all'accoglienza della domanda di asilo politico", si pensa. Non c'è un vero e proprio progetto, quanto una gestione di un'emergenza. Non si hanno tempi certi, la burocrazia dovrà fare il suo corso.
Nel frattempo c'è sempre un contatto diretto con la prefettura di Firenze o di Pisa. Finora in Toscana si sono sempre trovati dei posti letto e delle soluzioni per l'accoglienza. Da quest'anno anche il lavoro è considerato un'opzione per una temporanea integrazione.
Elia Billero