Le dichiarazioni dell’Assessore Bettarini sui dehors fiorentini, hanno suscitato reazioni allarmate da parte della
categoria di imprenditori che si preoccupa della possibilità di ripiombare nella incertezza e in una sorta di far west delle
regole dopo aver affrontato un difficile percorso, quello dell’attuale regolamento, che si è proposto di mettere ordine in
una stratificazione di norme prodottasi negli anni e che per molti ha significato un investimento consistente e molte,
molte preoccupazioni.
Se rimettere mano al regolamento delle occupazioni di suolo pubblico (dehors) significa sanare quelle
contraddizioni e incongruenze che anche noi avevamo denunciato in fase di gestione dello stesso, allora ci pare giusto.
Se invece si pensa a modifiche generalizzate e profonde, allora diciamo all’Assessore di fare attenzione perché la
materia è molto delicata per la vita di molte imprese importanti del nostro centro storico e al di fuori di esso.
Nel contesto economico fiorentino avere il dehors è fondamentale per due ordini di motivi: per la visibilità che
esso garantisce all’esercizio e per la tipologia di servizio essenziale in una città turistica ed internazionale.
E’ assurdo stravolgere un regolamento fatto solo alcuni anni fa, a prescindere dal fatto che sia stato condiviso o
meno. E’ utile modificarlo in quelle parti che hanno prodotto contraddizioni e limiti nella attuazione. Le modifiche però
devono innanzitutto corrispondere al bisogno di trasparenza e di certezza che l’attuale norma non è riuscita
completamente a dare.
Gli imprenditori della somministrazione devono sapere se i loro investimenti fatti appena tre anni fa ed
autorizzati dalla stessa amministrazione comunale sono al riparo da modifiche a posteriori e quelli che hanno intenzione
di investire nella somministrazione in un determinato luogo devono essere edotti di ciò che in esso è consentito oppure
no.
Non deve più accadere che in una zona o piazza nella quale sarebbe possibile avere i dehors chiusi su tre lati, la
discrezione di qualcuno porta ad avere solo tavoli e sedie. Non deve più accadere che ai nuovi esercizi che aprono,
anche perché il regolamento prevede la possibilità dei dehors, gli si nega questo diritto. Non deve più accadere che
trascorrono mesi e mesi di tempo senza una risposta alla propria richiesta perché una commissione che dovrebbe
essere un organo interno dell’amministrazione non si è riunita in assenza di qualche suo componente.
Se in Piazza del Duomo o S.Spirito o in altre aree della città, le tipologie autorizzabili non possono essere più quelle
attualmente previste è chiaro che oltre a motivare i cambiamenti sarà obbligatorio pensare ad un congrua fase
transitoria per ammortizzare completamente le decine e decine di migliaia di euro che ogni singolo dehors è costato
agli imprenditori per adempiere alle prescrizioni.
Vogliamo dire all’Assessore Bettarini che sarebbe opportuno che precisasse meglio le intenzioni
dell’Amministrazione al solo scopo di evitare allarmismi e inutili discussioni e come sempre siamo pronti a dare il nostro
contributo per migliorare l’attuale norma allo scopo di gestire il suolo pubblico fiorentino in modo chiaro e compatibile
con le caratteristiche urbane della città.
Fonte: Confesercenti Firenze