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Inciampò sugli 'ovi' per Empolissima, fa causa al Comune. In tribunale il 15 gennaio

Ovi a Empolissima 2014 (foto gonews.it)

Gli 'ovi' finiscono in tribunale. Lo si apprende dalla delibera 172 del Comune di Empoli, datata 5 dicembre, in cui la giunta dà incarico a un legale, l'avvocato Antonio Parigi, di occuparsi della difesa dell'amministrazione. L'udienza è fissata a Firenze per giovedì 15 gennaio 2015. A fare causa al municipio è Fiorella Scardigli, la quale ha presentato la propria citazione a giudizio lo scorso 25 giugno.

I fatti si riferiscono all'edizione primaverile di Empolissima del 12 maggio. "Mentre si trovava a passeggiare fra i banchi, giunta all’altezza dell’angolo con Via Salvagnoli e Via Piovano Rolando, - si legge nella delibera - inciampava inavvertitamente in uno dei cordoli di cemento delimitanti la pista ciclabile, provocandone la caduta, sbattendo violentemente il braccio ed il gomito con conseguenze traumatologiche descritte nella documentazione medica pervenuta".

"Stante la richiesta - si legge ancora -  la causa è da attribuirsi al Comune in quanto proprietario dei manufatti di cemento che delimitano la pista ciclabile e per la mancanza di segnaletica degli stessi, in occasione di un evento con presenza di folla e di banchi del mercato. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Confesercenti e il Comune aveva inviato una comunicazione all’Associazione stessa, nella quale poteva essere previsto la rimozione degli stessi, ma solo se effettuata a carico dell’associazione organizzatrice".

Parigi è legale indicato dalla Generali Ina Assitalia, la compagnia assicurativa con cui il municipio aveva stipulato una polizza.

La signora Scardigli, 68 anni, è difesa dal legale Alessandro Chesi. Secondo il quotidiano 'Il Tirreno' la donna avrebbe riportato un danno biologico pari al 7%, subendo un intervento chirurgico e un lungo periodo di riabilitazione (parte modificata su richiesta dell'avvocato Chesi, ndr). Citata in giudizio anche la Confesercenti: la parte lesa chiede un risarcimento danni di ventimila euro.

 

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