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Premio giornalistico Amerigo: premiati coloro che raccontano l'America agli Italiani

Cerimonia di Premiazione della Sesta Edizione del Premio Giornalistico Amerigo.

Domani mattina giovedì 11 dicembre 2014 alle ore 11 saranno premiati a Firenze, nella Sala della Bibliotreca dell'Hotel l'Orologio

SEZIONE                                                                 PREMIATO

AGENZIE  GIORNALISTICHE                 ALESSANDRA BALDINI  (ANSA)

QUOTIDIANI                          PAOLO MASTROLILLI  (LA STAMPA)

PERIODICI                             INTERNAZIONALE -        GIOVANNI DE MAURO DE MAURO - DIRETTORE

RADIO                                    ZAPPING                   RUGGERO PO -  CONDUTTORE  ( RADIO RAI )

TELEVISIONE                        MONICA MAGGIONI  (RAI NEWS 24 – DIRETTORE)

FOTOGRAFIA                        ANDREA PISTOLESI

SITI WEB                               L’HUFFTINGTON POST

LUCIA  ANNUNZIATA  DIRETTORE

SOCIAL NETWORK

TWITTER                               MARCO BARDAZZI  ( EDITOR DIGITALE – LA STAMPA )

UNDER 35                               STEFANIA SPATTI (AMERICA-RADIO24 ILSOLE 24ORE )

EUROPA                                  FELIPE MARANA MARCOS  ( detto FELIPE SAHAGUN  )

SPECIALE                               ALESSANDRA FARKAS   ( CORRIERE DELLA SERA )

L'associazione Amerigo, con sede a Roma presso l'Ambasciata degli Stati Uniti d'America (www.associazioneamerigo.it) raccoglie coloro che hanno partecipato agli scambi culturali promossi dal Dipartimento di Stato del Governo degli Stati Uniti

 

PREMIO AMERIGO ALLA MEMORIA DI SIMONE CAMILLI

In questo 2014 che ha registrato un’escalation dei conflitti internazionali, l’Associazione  Amerigo vuole richiamare l’attenzione sui giornalisti che rischiano la vita per raccontare e testimoniare, e dedicare un premio  alla memoria di Simone Camilli, il videoreporter romano morto con altre cinque persone  il 13 agosto scorso  a Beit Lahya, nel nord della Striscia di Gaza, mentre stava filmando il disinnesco di una bomba inesplosa, una delle tante trovate dopo il “cessate il fuoco” tra Hamas ed Israele. Aveva solo 35 anni. Faceva il proprio lavoro per l’Associated PressTelevision News, una delle più importanti Agenzie del mondo, fondata nel 1846 a New York:  con coraggio, passione e umanità seguiva a modo suo - sui fronti più caldi, in prima linea - l’esempio del padre Pier Luigi, già vicedirettore di Tg alla Rai, che ora guida una scuola di giornalismo a Napoli ed allo stesso tempo esercita l’impegno civile come sindaco di Pitigliano. Simone - lo hanno sottolineato i colleghi - era un inviato davvero “speciale”: dal 2005 aveva scelto di operare proprio nei teatri di guerra (il Medioriente soprattutto, e prima ancora il Kosovo e la Georgia) e per esservi più vicino si era stabilito in Libano, dove viveva molti mesi all’anno con la giovane moglie olandese Ilfa e la piccola Nour.  Sempre sul campo, nel cuore delle crisi per documentare  con la sua telecamera i lati più tragici dei conflitti, sperando di poterli rapidamente trasformare in duraturi messaggi di pace. 

PREMIO SPECIALE 2014-  Alessandra FARKAS , giornalista e scrittrice. Dopo gli studi in Lingue e Letterature Comparate all’Università di Firenze, nel 1981 si è trasferita  a Manhattan, dove vive col marito e i due figli. Fa parte dell’associazione letteraria Pen American Center. Ha iniziato la carriera giornalistica come collaboratrice da New York per il settimanale “L'Europeo”, proseguendola poi al “Corriere della Sera”. Nel 1988, quando venne assunta come corrispondente dagli Stati Uniti dall’allora direttore Ugo Stille, cominciò  ad occuparsi di tutti gli aspetti della società americana, dalla politica alla cultura, dallo spettacolo ai New Media. In oltre trent’anni di attività giornalistica a tutto campo,  ha realizzato numerose interviste con Premi Nobel,  leader politici, con i più famosi scrittori,  nonché pionieri e luminari della scienza e della medicina, premi Oscar del cinema, registi ed attori, star della musica internazionale, protagonisti dell’arte americana ed italiana, giovani scrittori figli di autori famosi. Alessandra Farkas è anche blogger: con “Route 66” sul sito internet del  “Corriere della Sera” racconta agli italiani alcuni degli aspetti meno noti della società statunitense. Da alcuni anni collabora a “Shalom”, testata storica della comunità ebraica italiana. Ha scritto numerosi libri dedicati all’America e ad importanti personaggi, tra cui  uno sulla storia della sua famiglia, fondatrice di una delle più grandi e influenti case editrici dell'Impero austro-ungarico.

SEZIONE QUOTIDIANI – Paolo MASTROLILLI inviato de “La Stampa negli Usa, vive a New York dal 1994 salvo una parentesi italiana come capo degli esteri al Tg1 quand’era diretto da Gianni Riotta e, ritornato alla sua vecchia testata, firmando alcune interviste ed inchieste sull’attività delle diplomazie internazionali in Italia. Ha conseguito un Master in Giornalismo alla Columbia University grazie ad una borsa di studio della Commissione Fulbright e una del Rotary International. Con lucidità ed uno stile brillante in questi anni ha narrato agli italiani non solo l’evoluzione della vita politica, sociale ed economica  americana, le difficoltà di Obama, attestate pure dai risultati delle ultime elezioni di medio termine, ma più volte ha analizzato le ragioni della crisi dell’Onu, vedendola impotente di fronte ai conflitti mondiali ed al riemergere del terrorismo internazionale. Autore di numerosi libri, alcuni in collaborazione con Maurizio Molinari su Wall Street nel Terzo Millennio e sull’Italia vista dalla Cia. Ha esplorato il fenomeno degli hackers ne “I ribelli digitali” ed ha offerto interessanti analisi sulla “rivoluzione” del giornalismo multimediale. Quest’anno “La Stampa” gli ha conferito il “Premio Igor Man” per lo scoop con l’anticipazione del libro dell’ex Segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, nel quale il politico americano fa riferimento a pressioni da parte di alcuni leader europei sulla Casa Bianca per far dimettere, nell’autunno 2011, l’allora premier Silvio Berlusconi.

SEZIONE PERIODICI - alla rivista “INTERNAZIONALE” -  Settimanale italiano di informazione, fondato nel 1993 e diretto da Giovanni De Mauro. Ispirandosi all’equivalente francese “ Courrier International “, esce ogni venerdì con una foliazione di 124 pagine: sono articoli della stampa straniera, tradotti in lingua italiana,  sui più significativi avvenimenti  internazionali, sui conflitti e le emergenze planetarie, sul terrorismo mediorientale ed i flussi migratori. Il “giornale dei giornali” è una puntuale rassegna di analisi firmate da alcuni dei più autorevoli opinionisti, politologi ed esperti a livello mondiale; tra gli italiani le più assidue sono quelle di Tito Boeri, Roberto Saviano,  Tullio De Mauro, Goffredo Fofi, Loretta Napoleoni, Giuliano Milani, Pier Andrea CaneiParallelamente alla rivista, “Internazionale” pubblica tramite la propria casa editrice “Fusi orari” una serie di libri che spaziano tra reportages, saggi, narrativa, testimonianze, immagini, fumetti. Dal 2007, in ottobre, organizza pure un Festival nelle piazze del centro storico di Ferrara: un weekend di incontri con giornalisti, scrittori e artisti provenienti da tutto il mondo. Gli ospiti italiani e stranieri discutono con il pubblico di politica, attualità, futuro dell'informazione, ma anche di fumetti, letteratura e documentari, con un’attenzione particolare anche alla vita ed alle vicende americane.

SEZIONE TELEVISIONE – Monica MAGGIONI, dal giugno 2013 dirige  Rai News, che incorpora RaiNews24, Televideo e il portale online Rainews.it , ai quali ha dato sicuramente un respiro internazionale facendoli crescere – grazie anche alle maggiori risorse a disposizione -  sul piano qualitativo dell’informazione in tempo reale, per contendere a Sky ed a Tgcom24 la leadership delle news in Italia. Sicuramente ha trasmesso alla rete l’impronta della sua esperienza giornalistica, maturata nella conduzione del Tg1, di Tv7 , dello Speciale Tg1 in onda la domenica sera, e soprattutto nella sua attività di inviato sui fronti di guerra in Irak e soprattutto per la sua lunga presenza negli Stati Uniti a seguire le campagne elettorali per le Presidenziali a partire dal 2008. Proprio per la profonda conoscenza del mondo americano, è stata chiamata a far parte della Fondazione Italia-Usa. Nel settembre 2013 ha intervistato in esclusiva il presidente Bashar al Assad sulla crisi siriana e sulla posizione del governo di Damasco nei confronti delle indicazioni del Consiglio di sicurezza Onu sulla distruzione delle armi chimiche. Autrice di tre libri sulle guerre ed i suoi percorsi professionali, dal 2003 ha collezionato una decina di riconoscimenti giornalistici.

SEZIONE RADIO - Alla trasmissione “ZAPPING” di RadioUno, fondata da Giancarlo Santalmassi, guidata per 18 anni da Aldo Forbice  e ora condotta  da Ruggero Po, che in diretta – dando la parola pure ad autorevoli opinionisti presenti in studio o collegati – ogni sera dal lunedì al venerdì, attraverso i titoli dei radiotelegiornali nazionali ed internazionali (compresi quelli Usa),affronta con gli ascoltatori ed i rappresentanti della società civile - che interagiscono attraverso il web, i social network e il telefono – le notizie ed i temi di maggior attualità del giorno che sta per concludersi. E quindi frequentemente tratta fatti e argomenti  riguardanti i rapporti tra Italia e America.  Approfondimenti sviluppati con professionalità e mettendo a confronto opinioni nette, coinvolgendo frequentemente testimonial del mondo della cultura e dello spettacolo.

SEZIONE AGENZIE GIORNALISTICHE – Alessandra BALDINI (Ansa New YORK) -  E’ stata la prima donna giornalista parlamentare per l’Ansa, poi promossa più di venti anni fa come corrispondente a Washington e successivamente responsabile degli uffici Ansa di New York. Informazione di qualità a tutto campo, già espressa in passato in reportages per l’Europeo e Panorama. Numerose le inchieste condotte quest’anno, dalla politica all’economia statunitense in ripresa, al costume. Pubblicata da molti quotidiani quella sulle lunghe ombre che si stendono su Central Park, sull’allarme lanciato dagli ambientalisti: a loro avviso i nuovi grattacieli realizzati, in costruzione o autorizzati lungo il confine sud del parco mettono a rischio il microclima dell'unica "gemma verde" di Manhattan. Non meno interessante il servizio su Brooklyn e Queens nuovo paradiso degli chef secondo la guida Michelin. Con Paolo Palma ha scritto “La Legione”, una storia dell’antifascismo italiano in America durante la Seconda Guerra Mondiale. Condivide con  Roberto Zampaglione  la direzione di “OnuItalia”, il primo sito di informazione indipendente sul contributo degli italiani alla vita e agli ideali delle Nazioni Unite.

SEZIONE SITI WEB - Alla testata HUFFINGTON POST (diretta da Lucia Annunziata) versione italiana della formula fortunata di giornale online inventata da Arianna Huffington in un contesto, che sotto molti aspetti deve ancora uscire dalla fase sperimentale per mettere a fuoco un modello di business. In Italia l’Huffington Post viene pubblicato dal 25 settembre 2012  in collaborazione tra l'Huffington Post Mediagroup e il Gruppo Editoriale L'Espresso, fin dall’inizio sotto la direzione di Lucia Annunziata che l’ha resa testata autonoma e autorevole con un forte impatto sul dibattito pubblico nazionale, grazie ai suoi prestigiosi blogger, e alla qualità e ampiezza delle notizie. Il quotidiano online è dunque l’esempio di una riuscita collaborazione transatlantica, che migliora la conoscenza reciproca fra Italia e Stati Uniti, alimentata ogni giorno da una grande attenzione per i temi internazionali e i rapporti fra i due paesi.

Nel premiare Haffington Post  l’Associazione Amerigo intende mettere in evidenza anche la grande e coraggiosa attività giornalistica di Lucia Annunziata che in varie occasioni ha sperimentato e aperto nuove strade all’informazione nazionale.

SEZIONE FOTOGRAFIA – Andrea PISTOLESI - E’ un fotoreporter di viaggi che, dopo aver collaborato come giornalista a quotidiani e riviste a metà degli Anni Settanta, si è professionalmente formato alla scuola dei grandi fotografi americani ed ha esplorato e immortalato l’America soprattutto negli Anni Novanta. Successivamente ha orientato i suoi interessi sull’America Latina e l’Oriente con mete suggestive come la Patagonia, la Nuova Zelanda, la Tasmania, la Thailandia e la Cina. Su queste realtà geografiche ha allestito stimolanti mostre presso il Consolato Usa di Firenze e istituzioni culturali italiane. Affascina quando parla di tecnica degli “scatti” e delle riprese, ma anche dei profondi cambiamenti che hanno interessato il mondo negli ultimi due decenni, della radicale trasformazione del mercato e delle difficoltà che un fotografo di reportages, per quanto padrone dei suoi mezzi e quotato a livello internazionale, oggi ha nel rapportarsi con i vari committenti, come i giornali e le TV. Non lesina consigli ai giovani, quando è in Italia spesso è invitato come docente a seminari e workshop.

SEZIONE SOCIAL NETWORK TWITTER – A Marco Bardazzi , caporedattore centrale e digital editor de “La Stampa”. Bardazzi è uno dei migliori esempi di un giornalista che ha saputo capire per tempo l’evoluzione dell’informazione indotta dai new media digitali, anche grazie alla sua lunga esperienza di corrispondente dell’Ansa dagli Stati Uniti che ha intrapreso dopo avere iniziato l’attività presso la sede fiorentina. Dal suo osservatorio americano Bardazzi non solo ha puntualmente e ampiamente informato i media italiani sugli sviluppi e gli eventi della politica e della società americane, seguendo dal 2000 al 2008 le campagne elettorali per la Casa Bianca, l’attacco all’America dell’11 settembre 2001 e le guerre in Afghanistan e in Iraq,  ma ha anche avviato una riflessione sui cambiamenti della professione , che ha condiviso attraverso saggi e un blog di successo.  In questa prospettiva, dopo aver seguito la preparazione e il lancio dell’ultima versione del sito dell’Ansa, Bardazzi ha scelto un altro ruolo che lo rende protagonista di quello che sarà il futuro del giornalismo come editor digitale de “La Stampa”, ruolo nel quale il social network  Twitter sta diventando sempre di più strumento primario di informazione.

 SEZIONE UNDER 35 – Stefania SPATTI, dopo una iniziale esperienza televisiva a Milano nella redazione di “Odeon” e la collaborazione al quotidiano  “Italia Oggi”, per stabilizzare la propria passione giornalistica è volata in America e qui ha realizzato il suo sogno. Ora lavora a New York a fianco di una grande firma del giornalismo come Mario Calvo Platero (negli Usa dal 1978) firmando corrispondenze per il Sole-24 Ore e America-Radio 24. Conseguita una solida specializzazione, scrive e realizza servizi prevalentemente di politica ed economia: ha seguito le ultime elezioni presidenziali che hanno rinnovato il mandato di Obama e nei mesi scorsi la campagna elettorale per le consultazioni di medio termine; analizza le decisioni della Fed e segue il mercato finanziario, scandali compresi. A Stefania Spatti viene conferito il Premio Amerigo Under 35, conferito quest’anno per la prima volta, come esempio da imitare anche per i suoi coetanei alla ricerca di sbocchi professionali nel giornalismo.

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