Continua con Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, la rubrica di gonews.it ‘Sindaci allo specchio’. Il primo cittadino, 36 anni, impiegato e consulente, è al suo primo mandato, anche se aveva già ricoperto il ruolo di assessore nella precedente giunta.
Casini è stato eletto con una percentuale ‘bulgara’: il 68%.
Le prime impressioni da sindaco?
La precedente esperienza da assessore mi ha fornito un’adeguata preparazione sul funzionamento della macchina comunale. Il grande entusiasmo che ha portato alla mia elezione già a partire dalle primarie mi ha comunque molto aiutato. Siamo riusciti a mettere in piedi una squadra di lavoro piuttosto giovane e con molta voglia di fare.
Quali sono state le prime mosse di questa ‘squadra’?
Abbiamo iniziato con la riorganizzazione della macchina comunale ottenendo un risparmio di quasi 200mila euro e degli strumenti urbanistici per definire un nuovo assetto del territorio. Abbiamo poi in programma alcuni progetti: un percorso ciclabile che ci colleghi a Firenze e l’ampliamento delle scuole medie Granacci che dovrebbe iniziare prima dell’estate e finire entro il 2015. Stiamo poi organizzando alcuni interventi per la sicurezza stradale.
Quali invece i progetti futuri?
Stiamo pensando all’attivazione di un percorso partecipativo per coinvolgere i cittadini sul nuovo piano di edilizia scolastica. Vorrei infatti capire qual è l’idea di scuola che i miei concittadini hanno e cosa si può fare per migliorare quello che abbiamo.
A che punto è la questione della variante Chiantigiana?
La gara per l’assegnazione dei lavori si è svolta nella scorsa consiliatura, ora stiamo aspettando l’inizio. Abbiamo dovuto risolvere alcuni problemi ma ora dovremmo aver raggiunto la soluzione in modo da poter finalmente partire con questa opera che i cittadini aspettano da moltissimo tempo.
Sulla questione della mobilità, poi, stiamo anche portando avanti la partita della Tramvia. A fine gennaio sarà presentato lo studio di fattibilità per ampliare il sistema tramviario per collegare Bagno a Ripoli a Firenze. Noi ci crediamo.
E’ secondo lei necessaria una riorganizzazione comunale nell’ottica dell’Unione o Fusione dei Comuni?
Con il comune di Impruneta abbiamo iniziato la gestione associata dei servizi socio-educativi e stiamo pensando ad altri servizi da riunire. A differenza dei Comuni più piccoli il nostro non era obbligato a fondere i servizi ma abbiamo preso una decisione politica che va nell’ottica della collaborazione. Per poter affrontare i tagli del futuro dobbiamo essere attrezzati, riuscendo a fare di più con minori risorse.