Alzino la mano quanti sanno chi era Raffaello Scarpettini, personaggio al quale è dedicata una delle principali e più trafficate vie del Comune? Forse ben pochi, eppure proprio Scarpettini, pievano di Montemurlo, alla metà dell'Ottocento fu tra i fondatori della Cassa di risparmio di Prato. Nasce, così, principalmente dalla voglia di soddisfare la curiosità legata ai toponimi viari, la pubblicazione “BiograVie”, uno stradario ragionato con approfondimenti legati alla storia di Montemurlo, che questa mattina è stato presentato alla sala Banti in occasione delle celebrazioni della Festa della Toscana. Un progetto semplice e divertente che prosegue quel viaggio, intrapreso qualche anno fa dall'amministrazione comunale, di recupero della memoria storica e dell'identità locale. Un piccolo “Bignami” della storia di Montemurlo che, partendo dai nomi di strade e piazze, ricostruisce i ritratti di personaggi talavolta sconosciuti ai più.“Presi dalla vita frenetica di ogni giorno attraversiamo la città senza aver modo d'approfondire la conoscenza di quei personaggi a cui sono dedicate strade e spazi pubblici.- spiega la presidente del consiglio comunale, Antonella Baiano – Questa pubblicazione vuole stimolare la curiosità e rendere più consapevoli i cittadini del territorio dove vivono”. Quest'anno il tema della festa della Toscana era: “Guardare oltre. Per una Toscana terra del mondo” e come ricorda il sindaco, Mauro Lorenzini “se vogliamo essere davvero aperti al mondo, dobbiamo capire e conoscere le nostre radici. BiograVie ci offre l'opportunità di ricostruire la storia locale partendo dall'analisi delle intitolazioni di strade e spazi pubblici, che forse per i più sono solo nomi su una targa”.
Tanti i personaggi che si incontrano nelle ventiquattro pagine di “BiograVie”: il pittore macchiaiolo Cristiano Banti (a cui è intitolato il teatro del Comune), lo scenografo Umberto Brunelleschi, l’umanista e pievano di Montemurlo Bartolomeo della Fonte (al quale è intitolata la biblioteca comunale), che nel Quattrocento era noto in tutta Europa per i suoi studi classici e per ritrovamento di preziosi codici antichi.Inoltre si trovano personalità legate alla storia del Novecento e alle tristi vicende della guerra, come i giovani di Montemurlo morti nei campi di concentramento in Germania, ai quali sono intitolati vie, circoli e giardini pubblici.
Un lavoro, che per stessa ammissione della curatrice, la direttrice della Fondazione Cdse, Alessia Cecconi, è parziale e non vuol essere esaustivo di tutta la storia del territorio “quindi, in attesa di una seconda pubblicazione, speriamo di aver acceso l'interesse dei cittadini per la loro storia locale”. Nei prossimi giorni “BiograVie” sarà distribuito e presentato ai ragazzi della scuola media “Salvemini – La Pira” e potrà diventare un utile strumento didattico per approfondire la storia locale.
Fonte: Comune di Montemurlo - ufficio stampa