“Il porto di Piombino è la dimostrazione che i lavori in Italia si possono fare bene e in tempi brevi. Malgrado il mancato arrivo della Concordia si è proseguito nella costruzione della nuova darsena e di una nuova banchina, che potranno attrarre grandi navi per il refitting e la demolizione grazie a una profondità del fondale di 20 metri.
Presto la nuova infrastruttura sarà pronta, pertanto bisogna adoperarsi da subito per farla diventare operativa, creando le condizioni per generare nuovi posti di lavoro. C’è bisogno ancora di un deciso intervento pubblico e di tracciare accordi con i privati perché ne venga fatto un reale utilizzo. Piombino ha pagato caro il prezzo della deindustrializzazione a cui l’Italia è andata incontro in questi ultimi anni, soprattutto a causa della crisi delle sue acciaierie.
Questo potrebbe essere il momento del rilancio, con la rinascita della ex Lucchini, che finalmente ha trovato nuovi investitori, e l’ampliamento del porto, che può garantire anche nuovi collegamenti marittimi e il potenziamento dell’attività a supporto del turismo crocieristico.
“E’ quanto dichiara il segretario regionale dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante.
Fonte: Idv Toscana
