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Ventidue licenziamenti alla D+F su 80 dipedenti. Cgil e Uil al lavoro per evitare gli esuberi

Il presidio dei lavoratori davanti alla D+F di Spicchio

Il 18 novembre con una lettera indirizzata alle sigle sindacali, la D+F, ha comunicato ufficialmente l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo indicando un esubero di ventidue lavoratori.

L'azienda, operante nel comparto dell’industria alimentare, è una importante realtà del comune di Vinci: occupa circa ottanta lavoratrici e lavoratori e produce croissant surgelati.

“Abbiamo aperto un tavolo di discussione con l’azienda” - commenta Francesco Baccanelli della FLAI-CGIL - “durante il quale abbiamo ribadito il nostro interesse alla massima salvaguardia dei posti di lavoro”.

La D+F si aggiunge ad una lunga lista di aziende che nel territorio dell'empolese-val d’elsa, in questi ultimi mesi hanno dovuto dare inizio a processi di ristrutturazione spinti da una forte crisi economica.

“Abbiamo fatto varie proposte all'azienda al fine di evitare un licenziamento collettivo, tra cui l'utilizzo di forme di ammortizzatori sociali” - ribadisce Davide Solforetti della UILA-UIL – ma non è pensabile accettare un esubero per un quarto della forza lavoro di questa azienda”.

I problemi di queste lavoratrici e di questi lavoratori, di questa azienda, dovrebbero preoccupare il Governo ancor più del jobs act: occorre una politica industriale che crei posti di lavoro per far ripartire la domanda di beni e servizi nel paese. Anche per questi motivi, LA FLAI-CGIL e la UILA-UIL manifestano insieme il 29 novembre a Roma.

Francesco Baccanelli, FLAI-CGIL Firenze       

Davide Solforetti, UILA-UIL Firenze

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