Il Gruppo consiliare del Partito Democratico in merito alla discussione avuta oggi in Consiglio Comunale riguardo al finanziamento all'Istituto Mascagni, tiene a sottolineare che l'Amministrazione con l'assestamento di bilancio, non ha previsto, come invece si era impegnata a fare in un precedente Consiglio, le risorse per garantire il finanziamento di cui l'Istituto ha bisogno. Il Movimento 5 stelle ha presentato una mozione che per risolvere la situazione scaricava il problema su altri enti.
Enti (Regione Toscana e Provincia di Livorno) che secondo gli accordi sottoscritti hanno già versato o stanziato tutto il dovuto e si troverebbero così a dover elargire ulteriori risorse a programmazione economica già chiusa. In realtà riteniamo che questo sia stato un tentativo di alimentare la polemica politica e non affrontare nel merito il problema che invece deve essere risolto con l'avanzo di amministrazione e così consentire all'Istituto Mascagni di proseguire il proprio lavoro.
Su nostra richiesta in Conferenza dei capigruppo, il Sindaco ha presentato in Consiglio Comunale una sua comunicazione in merito all'annosa vicenda Cooplat. Non si è smentito rispetto alle volte precedenti. Mentre all'inizio della discussione il Gruppo Consiliare del Partito Democratico si è approcciato riconoscendo al Sindaco il beneficio del dubbio rispetto ad una presa di posizione da parte dei vertici Aamps, che hanno tenuto un comportamento inqualificabile rispetto a questa vicenda, pare evidente dalle parole che in seguito Nogarin ha rappresentato in Consiglio che i vertici Aamps hanno agito su pieno mandato del socio.
Inoltre siamo sconcertati dal fatto che, nonostante le numerose richieste e le numerose opzioni che gli sono state proposte dalle opposizioni, la volontà resti quella di non applicare il contratto di riferimento nazionale nei confronti dei lavoratori Cooplat. Ciò avviene sfruttando l'argomento del ricorso al Tar. Pare evidente che il Sindaco continui a tenere un atteggiamento difensivo per giustificare gli errori commessi all'inizio di questa vicenda e per non voler ammettere le proprie responsabilità e quelle di coloro che ha nominato ai vertici dell'azienda municipalizzata.
Fonte: Gruppo Consiliare Pd Livorno