Don Renzo Fanfani e La Perla, un Sant'Andrea di festa per due

Don Renzo Fanfani

Sarà una festa doppia, domenica. In un giorno che per noi empolesi è speciale, quello del nostro patrono Sant'Andrea, si festeggeranno in poche ore il Sant'Andrea d'oro a Don Renzo Fanfani e il primo compleanno della nuova gestione del cinema La Perla. L'assist per abbinare queste due cose arriva dal Comune che ha deciso di spostare la premiazione dal cenacolo degli Agostiniani al vicino cinema, dando così l'occasione per festeggiare in un colpo solo entrambe gli eventi. Diversi, certo, ma importanti seppur per motivi diversi.
Oltre che per l'amato parroco-operaio, vale infatti la pena spendere due parole anche sul cinema, termine che per La Perla rischia di essere riduttivo viste le molteplici attività che sono state organizzate al suo interno dal momento della sua rinascita. Perchè farlo? Perchè questo anno della nuova gestione del locale di via De Neri da parte della cooperativa Promocultura e di Vidèa è stato un piccolo-grande miracolo di entusiasmo e passione. Un anno iniziato sull'orlo del precipizio, un locale ripreso per i capelli e divenuto un punto di riferimento della nostra città, un regalo fatto a tutti noi proprio quando sembrava avviato alla definitiva chiusura facendoci perdere un luogo di aggregazione. Sono stati dodici mesi ricchi di eventi di ogni tipo e quindi in grado di accontentare un po' tutti. A mente e per sommi capi ricordiamo, oltre ovviamente ai film, i momenti della politica, le partite del Mondiale, le serate improvvisate, belle ed anche economiche come la proiezione della 'Grande Bellezza' poche ore dopo la nomination all'oscar, la proiezione di serie classiche e popolari, gli eventi culturali, i momenti per i più piccoli. Merita quindi ringraziare la cooperativa Promocultura e Vidèa che ebbero il coraggio di prendere il locale in gestione vincendo il bando del Comune di Empoli e riempirlo delle cose che servono per averne poi delle soddisfazioni: idee prima di tutto, ma anche tanta passione. Una scomessa vinta, un calcio al pessimismo dilagante che regna ormai da tempo in Italia.
Ed è quindi bello che un anno dopo proprio a la Perla un parroco amato come Don Renzo Fanfani riceva, alle soglie degli 80 anni, quel Sant'Andrea d'Oro che molti empolesi gli avrebbero consegnato già da tempo tanto che, un paio di anni fa, nacque anche un gruppo Facebook dedicato che raccolse l'adesione di quasi mille persone. Don Renzo, il prete operaio che votava Pci, che ha fatto il fabbro, che ha conosciuto il lavoro in fabbrica, che ha portato avanti battaglie civili come la difesa della Costituzione, un personaggio fuori dalle righe, a volte discusso, ma sicuramente amato e benvoluto da chi lo ha frequentato o anche solo conosciuto. Una persona che, soprattutto, ha fatto molto per la sua Avane fin quando ne ha retto la parrocchia e che, a proposito proprio della possibile consegna del Sant'Andrea d'Oro, ebbe a dire che: <se me lo dovessero assegnare lo accetterei volentieri come senso collettivo, ovvero come un riconoscimento del lavoro che hanno fatto e fanno tutti i preti della zona>.
Domenica lo riceverà, per volere del sindaco Brenda Barnini a cui spetta appunto decidere a chi assegnare il massimo riconoscimento cittadino e che, stando ad una sua recente dichiarazione, non ha mai avuto alcun dubbio sul nome di Don Renzo per il primo Sant'Andrea d'oro del suo mandato. E, a questo proposito, ripeschiamo proprio il passo di un'intervista a Don Renzo con la quale fu inaugurato nell'ottobre 2013 questo blog. Primo cittadino era Luciana Cappelli e, alla domanda su cosa avrebbe voluto chiedere al nuovo sindaco che sarebbe stato eletto di lì a poco, rispose: <Da prete non posso che chiedere al nuovo Sindaco che riparta dagli ultimi, dai bisogni del più debole. Queste devono essere le fondamenta per costruire la città. La base di tutto deve essere questa, aiutare chi ha bisogno e risolvere i suoi problemi>. Parole sante.
Buona Sant'Andrea a tutti gli empolesi.

Marco Mainardi

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