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Aziende agricole protagoniste della gestione del territorio rurale. Siglato un protocollo con i consorzi di bonifica

"Un protocollo, quello siglato con i Consorzi di Bonifica (Urbat), che permetterà agli agricoltori toscani di mantenere un presidio importante per arginare il consumo di suolo contribuendo in prima persona e con il proprio lavoro alla tutela e alla salvaguardia del territorio. I sei Consorzi di Bonifica della Toscana – con i quali saranno siglati successivi protocolli specifici – si potranno avvalere delle aziende agricole per svolgere piccoli interventi di manutenzione ai corsi d’acqua. Si tratta di un’opportunità importante per le nostre aziende, sia in termini di reddito sia per arginare il rischio idrogeologico delle aree rurali, attraverso il controllo diretto di torrenti e canali d’irrigazione che si trovano in prossimità o all’interno dei terreni agricoli". Questo il commento di Luca Brunelli, presidente Cia Toscana, in seguito alla sigla del protocollo d’intesa siglato con Urbat e con le altre associazioni e cooperative agricole.

 Gli accordi e le convenzioni con le aziende agricole – specifica la Cia Toscana – saranno stipulate sulla base di criteri oggettivi e soprattutto omogenei in tutta la Toscana, stabiliti da Urbat e dalle organizzazioni agricole. Per questo è opportuno avviare subito un tavolo per arrivare ad un elenco delle aziende agricole. Importante – secondo la Cia – l’attività dei Consorzio che insieme alle organizzazioni devono esaminare lo stato di attuazione del protocollo, con l’obiettivo di valutare le problematiche connesse tra l’attività dei consorzi di bonifica ed il mondo delle imprese agricole .

Fra i lavori previsti nel protocollo la pulizia e taglio di vegetazione nell’alveo e sulle sponde dei corsi d’acqua, dei canali consortili e delle opere irrigue; lavori di somma urgenza per difesa dalle inondazioni e scolo delle acque; ripresa di frane nelle sponde dei canali e rimozione di parziali interrimenti del fondo dei canali stessi; esercizio e manutenzione delle opere idrauliche e di bonifica; ripristino di opere tradizionali di sistemazione agraria di superficie funzionali alla prevenzione del dissesto idrogeologico e al mantenimento del paesaggio rurale; interventi di difesa del suolo e sistemazione di versanti.

Fonte: Ufficio Stampa

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