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In lotta per il futuro: ecco la manifestazione regionale di Feneal - Uil

La manifestazione Uil a Grosseto

"Come Feneal Uil riteniamo che per sbloccare il settore delle costruzioni occorra ripensare l'intero settore. Tutto il comparto edile non può essere più visto nell'ottica di una mera cementificazione. Con la vecchia logica non si va da nessuna parte. Al contrario, la riqualificazione urbana e la manutenzione del territorio sono i pilastri attorno a cui si può avere risposte concrete dal punto di vista occupazionale e di sviluppo del territorio, a livello regionale e nazionale. Occorre, insomma, una politica industriale forte di settore e una programmazione di interventi sul territorio mirati e concreti".

Queste le parole di Ernesto D'Anna, segretario della Feneal Uil Toscana, presente stamani a Grosseto al presidio "In Lotta per il Futuro", la manifestazione nazionale organizzata con l'intento di porre l'attenzione sullo stato di crisi del comparto edile che in Toscana negli ultimi 7 anni ha bruciato 28 mila posti lavoro e che ha conosciuto una riduzione del 40% degli Investimenti pubblici. Nell'occasione il Prefetto di Grosseto ha ricevuto una delegazione dei segretari dei sindacati di settore per ascoltare le istanze della manifestazione.

"Esiste un patrimonio immobiliare enorme che giace invenduto e che non ha i requisiti minimi di sostenibilità energetica e ambientale - aggiunge D'Anna - E' da qui che bisogna partire. Attivando un fondo misto pubblico-privato, magari sostenuto anche da una fiscalità di vantaggio, si potrebbero riqualificare gli immobili esistenti riportandoli sul mercato senza costruire ulteriormente; e allo stesso tempo gli interventi consentirebbero risparmi importanti in bolletta. Non bisogna mai dimenticare che la componente energetica è quella di più forte competitività nei sistemi industriali". "Nel corso del presidio abbiamo anche messo in evidenza l’abbassamento della soglia di attenzione sulla regole nel settore edilizio. E ciò desta non poche preoccupazioni. A tal proposito lo Sblocca Italia, che non destina risorse aggiuntive all'edilizia, ma tenta la via di una sburocratizzazione e semplificazione del Durc che può agevolare il lavoro irregolare".

"Siamo preoccupati  - conclude il segretario della Feneal Uil Toscana - anche per la riforma del mercato del lavoro che è in discussione in questi giorni in Parlamento, in quanto prevede l’introduzione delle tutele crescenti quando nel settore delle costruzione la maggioranza dei lavoratori ha contratti intermittenti. C'è da chiedersi quindi che fine faranno i contratti dei lavoratori edili in base al Jobs Act e ci aspettiamo una risposta dal governo.Forte è anche la preoccupazione per il demansionamento nei casi di ristrutturazione aziendale. Crediamo che se su questo punto non c’è contrattazione preventiva il lavoratore si trova in un'intollerabile posizione di debolezza rispetto al datore di lavoro".

Fonte: Ufficio Stampa Uil Toscana

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