Le teste dei femori nelle operazioni per le protesi non sono più un rifiuto. Serviranno per donare tessuto osseo



La presentazione del'Asl 11

La presentazione del'Asl 11

Per la prima volta in Toscana sarà possibile recuperare le teste dei femori asportate ai pazienti che si sottopongono a intervento di protesi d'anca per destinarli alla donazione di tessuto osseo. Succederà a centro artroprotesico Cesat di Fucecchio grazie a un progetto promosso dall'Asl 11.

L'azienda ha selezionato i primi 15 pazienti che hanno acconsentito la donazione e che verranno operati a partire dal prossimo 5 dicembre. La testa del femore, che altrimenti sarebbe finita tra i rifiuti ospedalieri, sarà invece consegnata alla banca dell'osso dell'azienda universitaria di Careggi a Firenze.

Il tessuto osseo ipoteticamente non utilizzato per l'innesto, oppure in caso di raggiungimento della data di scadenza, verrà utilizzato a scopo di ricerca.

L'argomento è stato affrontato in una conferenza stampa oggi, giovedì 27 novembre, nel centro direzionale dell'Asl 11. Presenti oltre ai direttori generale e sanitario Monica Pioni e Renato Colombai, anche Tommaso Burchietti ed Emanuele Ginori, del coordinamento donazione organi e tessuti.

Dei 15 pazienti che si sono proposti 4 si sono anche proposti per la donazione di organi dopo la morte, segno di una promozione a 360° sull'argomento.

Le teste di femore verranno utilizzate solo di pazienti fino agli 80 anni di età, per evitare possibili complicanze.

LA NOTA DELL'ASL 11

Esistono varie forme di donazione in ambito sanitario: di sangue, di organo, di tessuto e di cordone se ne sente parlare più frequentemente, ma esiste anche la donazione di tessuto muscolo-scheletrico da vivente, che potrà essere effettuata anche nell’Asl 11 a partire dal 5 dicembre prossimo.

La selezione dei donatori è già in corso da circa due settimane (ad oggi ne sono stati individuati già 11). Nello specifico, il progetto fa capo al dipartimento interaziendale per l’ortopedia protesica di Fucecchio e al coordinamento locale donazioni e trapianti dell’Asl 11, che lavorano in sinergia.

Scopriamo di cosa si tratta.

Il tessuto muscolo-scheletrico interessato in questo tipo di donazione è quello della testa del femore, che viene asportato nei pazienti che si sottopongono a intervento di protesi d’anca per coxartrosi o endoprotesi per frattura, al fine di permettere l’alloggiamento della protesi.

Generalmente, dopo l’asportazione, la testa del femore viene smaltita nei rifiuti ospedalieri, ma questo tessuto può rivelarsi molto utile: dalla testa del femore viene eliminata la parte cartilaginea alterata dall’artrosi e, quindi, può essere donata e utilizzata a beneficio di altri pazienti che devono sottoporsi a particolari interventi di chirurgia ortopedica ricostruttiva oppure può rimpiazzare perdite di sostanza ossea in reimpianti protesici, chirurgia vertebrale, sintesi di fratture e ricostruzione dei legamenti. Soprattutto, il tessuto muscolo scheletrico è indispensabile nella chirurgia conservativa dei tumori ossei, laddove si riesce ad evitare l'amputazione dell'arto per sostituirla con la ricostruzione funzionale, possibile solo grazie alla disponibilità di segmenti ossei donati, che vengono modellati dal chirurgo secondo le esigenze e, con il tempo, l'osso del donatore si integrerà con quello del ricevente.

Il potenziale donatore è colui che, dopo aver ricevuto adeguata informazione, acconsente alla donazione sottoscrivendo il consenso, si sottopone ad un questionario anamnestico sulla propria storia sanitaria e abitudini di vita, acconsente all’esecuzione di test di laboratorio per garantire l’assenza di malattie virali trasmissibili con innesti ossei. Un operatore sanitario, vincolato al rispetto della privacy e del segreto professionale, aiuterà il potenziale donatore a chiarire e valutare possibili cause di esclusione alla donazione. Inoltre, a garanzia della sicurezza del ricevente, l’osso asportato viene sottoposto a controlli microbiologici per essere dichiarato idoneo all’impianto.

Il tessuto osseo ipoteticamente non utilizzato per l’innesto oppure in caso di raggiungimento della data di scadenza, verrà utilizzato a scopo di ricerca.

La donazione è assolutamente anonima, non comporta nessuna spesa e nessun rischio per il donatore, è libera ed esente da compensi. Il tessuto prelevato viene ceduto senza fini di lucro a chi ne ha bisogno, è previsto solo il rimborso dei costi sostenuti per la validazione, secondo il tariffario nazionale.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il dipartimento interaziendale per l’ortopedia protesica o il coordinamento locale donazioni e trapianti chiamando il numero Urp tel. 0571 7051, scrivendo acoorddon11@usl11.toscana.it.

Inoltre, è possibile rivolgersi al Centro conservazione tessuto osseo dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi tel. 055 7949549, e-mail bancaosso@aou-careggi.toscana.it.

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