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La minoranza controbatte sulla Tari: "Le informazioni sono vitali per i pagamenti dei cittadini"

Palaia - “Un polverone che ha il solo effetto di allarmare i cittadini su “eventuali” errori nei calcoli della Tari, l’ufficio tributi ha già avuto mandato di procedere con i dovuti rimborsi in fase di conguaglio….”

Esordisce così il Sindaco Marco Gherardini nel contrattacco verso la minoranza, che è uscita con articoli e comunicati vari rivolti ai cittadini del Comune di Palaia “vittime inconsapevoli” di  (come li chiama il Sindaco) “eventuali errori”  nei calcoli della Tari.

In un successivo passaggio del suo discorso Gherardini definisce i contenuti dell’intervento del gruppo di minoranza insinuazioni che hanno il solo scopo di andare a screditare l’impegno dell’A.C. nella costruzione di un rapporto con i cittadini basato su fiducia e trasparenza” e questo lascia noi di Cambiare in Comune con l’amaro in bocca e rammaricati del fatto che non sia stato ben afferrato il senso della nostra segnalazione, divulgata pubblicamente.

Al contrario infatti di quanto lui sostiene lo scopo dell’ intervento del gruppo consiliare di minoranza è stato quello di evidenziare e menzionare quegli “eventuali errori” (che a questo punto è bene però chiamare per come sono e cioè reali ed effettivi, soprattutto per chi, ignaro di questi fatti, ha già provveduto al pagamento della prima rata) e di fornire informazioni e consigli utili, doverosi per i cittadini, che sempre più in difficoltà, si trovano comunque a dover “pagare”  anche altre gravose tasse.

Cittadini contribuenti che, al contrario di quel che ora il Sig. Sindaco vuol “far passare”, si sono trovati di fronte a funzionari dell’Ufficio Tributi, addetti alla gestione della tassa in questione, che alla richiesta di chiarimenti in merito non sono sembrati affatto a conoscenza del problema come invece doverosamente doveva essere.

A tal proposito mettiamo a conoscenza la maggioranza che, a suffragio di tali affermazioni, abbiamo non poche testimonianze!

Dal gruppo consiliare Cambiare in Comune viene quindi ribadito, in maniera chiara e risoluta, che non c’è stata nessuna volontà di screditare l’Amministrazione Comunale, che non c’è stato altresì nessun polverone strumentale alzato per mettere in cattiva luce l’”infallibile” suo operato, gettando allarme tra i cittadini e compromettendo la costruzione di un rapporto di fiducia con gli stessi.

Il Sindaco Gherardini, a posteriori, conclude comunque sia affermando che tali errori in fase di elaborazione della bollettazione ci sono stati facendo così ammissione (indirettamente) anche di una forma di disattenzione, o negligenza qual dir si voglia, da parte degli uffici competenti nell’assolvere a questo incarico.

Un'Amministrazione che però vuol perseguire un chiaro obiettivo di trasparenza con i propri cittadini non cerca di difendersi da alcune segnalazioni fondate, su questioni correlate al Comune, ricorrendo unicamente ad attaccare e screditare chi le ha semplicemente portate alla luce per la lecita conoscenza ma si scusa pubblicamente con tutti i cittadini per lo spiacevole fatto e per il disagio potenzialmente arrecato, gestendo magari la faccenda con la sospensione del pagamento della TARI per la tipologia di categoria interessata dall’errore, al fine di consentire agli uffici e alla società fornitrice del servizio in outsourcing informatico, di compiere le necessarie e accurate verifiche, a seguito delle quali decidere se correggere o annullare le emissioni e procedere alla nuova bollettazione.

Soluzioni tra l’altro queste adottate in Comuni limitrofi al nostro dove Sindaci ed Assessori al Bilancio hanno disposto, per casi simili a questo e molto spesso riferiti a servizi domestici, il blocco di tutti i pagamenti con data di scadenza prorogata.

Concludiamo dicendo che se vale, come si legge ancora in un passaggio della risposta di Gherardini, l’affermazione “figurarsi se l’Amministrazione accetti lezioni…” (sottinteso dall’opposizione) e se in questa affermazione sta l’espressione della buona maniera di collaborare delle forze di maggioranza con quelle di minoranza, viene da dire che il termine “collaborazione” nel loro linguaggio ha assunto decisamente altre accezioni rispetto al significato reale.

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