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Vecino gol e assist, Tavano torna a esultare: l'Empoli vince a Parma

Parma-Empoli (da parmafc.com)

Allo stadio Tardini Empoli batte Parma 2-0 (1-0).

Parma (3-5-2): Iacobucci 6, Santacroce 5 (38'st Pozzi sv), Felipe 5.5, Costa 5, Ristovski 4.5 (13'st Palladino 4.5), Acquah 5, Lodi 6, Galloppa 5.5 (13'st Mauri 5.5), Gobbi 5, Cassano 6, Belfodil 4.5 (1 Cordaz, 92 Coric, 4 Mendes, 6 Lucarelli, 11 De Ceglie, 33 Rispoli, 31 Mariga, 70 Lucas Souza, 40 Sarr). All.: Donadoni 5.

Empoli (4-3-1-2): Sepe 6, Hysaj 6, Tonelli 6, Rugani 6, Mario Rui 6 (14'st Barba 6), Vecino 7, Valdifiori 6, Croce 6, Verdi 6.5 (28'st Laxalt 6), Tavano 6.5 (32'st Pucciarelli sv), Maccarone 6.5 (28 Bassi, 1 Pugliesi, 4 Perticone, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 27 Zielinski, 99 Aguirre, 9 Mchedlidze). All.: Sarri 6.5.

Arbitro: Giacomelli di Trieste 6.

Gol: nel pt 45' Vecino; nel st 11' Tavano. Angoli: 8 a 5 per l'Empoli.

Recupero: 1' e 3'.

Ammoniti: Lodi, Galloppa e Acquah per gioco scorretto, Felipe e Maccarone per comportamento non regolamentare.

Spettatori: 10.871, di cui abbonati 9.580, per un incasso di euro 165.479.

**I GOL ** - 45' pt: Maccarone ruba palla sulla fascia a Gobbi, triangolazione con Tavano e palla in profondità per Vecino che supera Iacobucci con un diagonale imprendibile. - 11' st: Lancio di esterno destro in area di Vecino, la difesa del Parma si fa trovare impreparata e Tavano di prima intenzione supera Iacobucci.

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LA CRONACA DELLA GARA

E' solo la dodicesima giornata, il tempo per recuperare ci sarebbe, ma il Parma ormai sembra davvero una nave allo sbando, senza timoniere e soprattutto senza una rotta da seguire. La gara che doveva rilanciare la squadra emiliana dopo il 7-0 di Torino con la Juventus si è trasformata nell'ennesima debacle, la decima, in uno stadio apertamente schierato contro la dirigenza crociata. ''La salvezza è l'unica buona uscita. Ghirardi e Leonardi la pazienza è finita'' hanno scritto i Boys 1977, gli ultras del club emiliano, in uno striscione affisso prima della partita. Il riassunto di un lungo comunicato diramato prima del match dove scrivevano ''Ghirardi se ne vada in fretta e senza troppi patemi d'animo''.

A pensarla così anche gli altri settori dello stadio quando, dopo il 2-0 toscano, è esplosa la contestazione. Forse la più dura contro la società di tutta la storia del Parma. In mezzo a tutto questo l'ennesima, inguardabile, prova di una squadra decimata dagli infortuni (oggi mancava anche Mirante mentre capitan Lucarelli era in panchina per problemi fisici) e stritolata da un Empoli che, senza sudare più di tanto, ha portato a casa i tre punti. Donadoni non sembra avere più la squadra in pugno ma per la verità il materiale umano a sua disposizione, o quello che gli resta tolta l'infermeria, è tutto tranne che da serie A. Sul campo la conferma. Dopo un primo tempo soporifero con, per gli emiliani, un tiro di Gobbi all'11', sono stati i toscani a pungere, senza comunque fare male, con Verdi, Maccarone e Tavano.

Al 27' emiliani avanti con un tiro-cross di Belfodil intercettato ancora una volta senza troppi problemi da Sepe. Solo deboli fiammate, nulla di veramente pericoloso. Al 41' un brivido per la porta del Parma lo ha procurato invece Felipe che, su corner dell'Empoli, ha colpito male di testa con la palla che finisce sulla parte alta della traversa crociata.

Finire il tempo sullo zero a zero sembrerebbe allora la cosa più naturale ma l'Empoli, al 45', si è messo per la prima volta veramente in moto e ha infilato Iacobucci. Gobbi, sulla fascia, si è fatto rubare il pallone da Maccarone, triangolazione veloce con Tavano e la palla è finita in area a Vecino che ha infilato il portiere avversario con un bel diagonale. La difesa del Parma? Spettatrice.

Cambia tempo e minuto ma la situazione si è ripetuta all'11' della ripresa con il raddoppio dell'Empoli. Questa volta è stato Vecino, di esterno destro, a velocizzare l'azione e servire in area avversaria Tavano. Anche questa volta avversari fermi e palla alle spalle di Iacobucci. Il pubblico di casa, che sino a quel momento aveva sostenuto la squadra, ha fatto sentire la propria rabbia. Prima i fischi contro Palladino, entrato al posto di Ristovski e reo in settimana di essersi postato sui social con la maglia del Napoli, poi le urla contro Ghirardi e Leonardi. I cori sono partiti dalla curva nord ma sono stati ripetuti, ed applauditi, anche dagli altri settori dello stadio. In campo intanto Donadoni ha cambiato modulo tornando al 4-3-3 con Cassano, Belfodil e Palladino in avanti; il risultato è stata una incursione di Maccarone al 22' che, tutto solo, non ha superato Iacobucci.

Per il Parma c'è stata al 25' anche la beffa di un palo colpito su punizione da Lodi e una conclusione di testa di Belfodil, fuori di poco. Nel finale di tempo poi il debutto di Nicola Pozzi con la maglia del Parma. Arrivato in crociato un anno e mezzo fa non aveva ancora giocato un minuto per problemi fisici. Il segnale di come i mali del Parma, acuiti in questa parte di stagione, vengano da molto lontano. E Ghirardi e Leonardi? Il primo assente da inizio gara, il secondo uscito dallo stadio al termine della prima frazione di gioco. L'Empoli invece, senza infierire sull'avversario, va avanti e vola a 13 punti.

LE INTERVISTE DEL DOPO GARA

''Dimettermi? Non ci penso minimamente. Questa è una squadra ed una società con cui sto lavorando da tre anni e fino a quando avrò energie e risorse continuerò a lottare''. A parlare è Roberto Donadoni. Il tecnico del Parma, dopo la decima sconfitta in campionato, non lascia, anzi rilancia il suo ruolo e quello della squadra in un clima societario ormai allo sbando con la contestazione dei tifosi verso dirigenza e presidente. ''Noi nello spogliatoio dobbiamo ragionare in un modo solo: come se ognuno di noi fosse il proprietario - ha aggiunto l'allenatore crociato - Solo così saremo in grado di 'raschiare il fondo del barile' delle energie. Se invece pensiamo ai discorsi legati al presidente o all'amministratore delegato allora perdiamo la strada. Noi dobbiamo trovare una soluzione ai nostri problemi sul campo''. Problemi, per la verità, gravissimi. ''Anche se il primo tempo l'abbiamo fatte discretamente e la partita l'abbiamo controllata - ha ribattuto Donadoni - Abbiamo subito un gol al 45' in una situazione davvero sciocca e questo ha influito dal punto di vista psicologico. E la cosa si è ripetuta all'inizio del secondo tempo con il raddoppio. Quest'anno va tutto male ma i ragazzi vogliono lottare sino a quando ci sarà un briciolo di forza e volontà. Questa ormai non possiamo più recuperarla ma pensiamo già alla prossima e noi non ci rassegneremo mai''.

Niente proclami di vittoria invece in casa Empoli. ''E' molto presto per parlare di classifica spezzata - ha sottolineato il tecnico toscano Maurizio Sarri - Il differenziale di punti è ancora minimo e noi sappiamo bene come sia difficile fare punti in serie A. Per noi il cammino è ancora lungo e difficile per una realtà come la nostra''. Protagonista del match Vecino. ''E' un giocatore di buon livello e di grande intelligenza - ha aggiunto l'allenatore empolese - E' un giocatore che potrebbe stare anche in squadra di alto livello e sono contento che ce l'abbiamo dato a noi. Tavano e Maccarone? Sono una grande risorsa inseriti in una squadra giovanissima. In un contesto di questo tipo sono una grande fortuna. Ma la nostra grande qualità è quella di avere una identità perché gran parte dei giocatori che vengono dal nostro vivaio''.

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