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Oltre 500 visitatori per la mostra dell'artista Franco Venturi al Museo di arte Sacra

Ha chiuso in attivo la mostra dell'artista Franco Venturi, ideata e creata dall'art critic Giovanna M. Carli per il il Museo di Arte Sacra di Montespertoli. Un attivo che ha una cifra precisa, oltre 500 presenze, un vero record se pensiamo che il museo sta aperto per poche ore solamente durante il weekend. Un segno positivo che significa che l'originale connubio proposto da Giovanna M. Carli con un progetto ben preciso supportato da artisti da lei individuati, all'interno dei musei, sta riscuotendo un successo di pubblico notevole. C'è bisogno di far vivere musei che in genere nascono già morti e per bypassare quella distanza tra conoscenza storica ed esigenze future, serve la visione dell'artista che sa congiungere le due dimensioni. 

Lo spazio e il tempo allora diventano momenti di riflessione, talvolta di evasione, sicuramente di grande emozione, per leggere nell'ottica di oggi e di domani, quello che appartiene alla dimensione di ieri. Da questa esperienza culturale e artistica di valore si è fatta avanti nella curatrice l'esigenza di dover affinare il progetto per proporlo intanto come valore alla comunità. Le prossime tappe previste di contaminazione dell'arte contemporanea vedono coinvolti, nelle intenzioni, i musei della Vite e del Vino, il nascente Museo Amedeo Bassi e il Parco Museo della Ripa. Sulla rosa degli artisti c'è assoluto riserbo. Segue l'avvicendarsi degli eventi l'artista concettuale Simone Armelani portando avanti la sua critica ironica sulla società dominata dalla saggezza dell'asino contro la perseveranza della pecora che si ostina, appunto, a seguirne i dettami senza però avere una propria opinione o un proprio disegno.

E' possibile seguire questo cantiere creativo e poetico sulle pagine facebook di MONTESPERTOLI - MUSEI IN RETE attraverso tante simpatiche video clip, foto e interventi di chi anima e crede che la cultura sia un valore e come tale vada riconosciuto e finanziato sia da fonti pubbliche che private.

Fonte: Ufficio Stampa

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