È la macchina a magnete chiuso in commercio che riduce al massimo il senso di claustrofobia – ovvero sia il senso di paura che si può provare in uno spazio chiuso e ristretto – di chi è costretto a sottoporti a una Rmn, la risonanza magnetica con cui si esegue il sofisticato, ma anche poco invasivo, accertamento di un numero sempre maggiore di patologie nei più diversi campi: neurologia, ortopedia, cardiologia, angiografia, senologia, oncologia.
Ha un diametro di 70 centimetri e il tunnel nel quale si entra per essere “osservati” a 360 gradi e in tre dimensioni – sopra, sotto e di fianco – è ultracorto, solo 145 centimetri.
Dal settembre scorso è in funzione nella radiologia dell’ospedale San Giovanni di Dio ed oggi è stata inaugurata ufficialmente dall’assessore al sociale del comune di Firenze Sara Funaro, dall’assessore regionale alla salute Lugi Marroni e dal sindaco di Scandicci Sandro Fallani. Ad illustrare loro il ruolo che questo macchinario assume nell’economia delle indagini strumentali svolte dalla Asl fiorentina, il direttore generale Paolo Morello, il direttore sanitario Emanuele Gori, il dottor Roberto Carpi, responsabile della radiologia dell’Azienda sanitaria di Firenze e il dottor Giovanni Luca Dedola a cui è affidato proprio il funzionamento al meglio di questa importante macchina.
La risonanza magnetica nucleare è una tecnica d’indagine usata prevalentemente in medicina, ma anche in chimica, nello studio delle pietre, in geofisica applicata e nello studio della materia basata sulla misura della precessione dello spin di protoni o altri nuclei sottoposti ad un campo magnetico.
Quella impiegata a Torregalli, in sostituzione di una vecchia, è prodotta dalla Siemens ed appartiene alla gamma top tra i magneti 1.5 Tesla. Un’altra macchina di ultima generazione 1.5 Tesla è operativa dal 2009 all’ospedale di Santa Maria Nuova, mentre dal gennaio 2013 all’ex Iot Palagi ce n’è in funzione una con magnete (aperto) permanente settoriale, particolarmente utile per pazienti claustrofobici (si sta infatti seduti su una poltrona), che è impiegata soprattutto per indagini su piccole articolazioni (ginocchia, polsi, spalla).
La dotazione di risonanze magnetiche nucleari dell’Azienda sanitaria di Firenze verrà completata per la metà del 2015 con l’installazione di 2 macchine all’ospedale dell’Annunziata, di cui una di tipo 1.5 Tesla e l'altra a basso campo, con magnete aperto e piano ribaltabile per lo studio, oltre che delle articolazioni, della colonna vertebrale in posizione eretta. La disponibilità, a regime, di 5 macchine contribuirà in modo significativo ad abbattere i tempi di attesa che, per i pazienti esterni, manifestano oggi spesso criticità, benché con le due RM ad alto campo in funzione nel corso del 2013 si siano effettuate ben 9.000 prestazioni, di cui 2.500 per pazienti ricoverati e le restanti per pazienti provenienti da ambulatori dell'azienda e da prenotazioni effettuate al CUP su richiesta di specialisti.
In campo medico la RM trova campo di applicazione sempre più diffuso e appare uno strumento irrinunciabile nello studio della patologia del sistema nervoso, dell'apparato muscolo scheletrico ed anche in ambito oncologico: in quest'ultimo caso è proprio la RM che consente di porre diagnosi conclusive in merito alla natura di una lesione a livello di molti distretti.
Con la RM è poi possibile effettuare studi angiografici senza l'utilizzo di mezzo di contrasto, ma anche pianificare in modo ancora più preciso i piani di trattamento radioterapico. In ambito cardiologico la RM rappresenta l'utile complemento della tomografia computerizzata (TC), ed oggi viene impiegata sempre più per un esame di prima valutazione mirato ad indagare le condizioni del letto vascolare coronarico.
- L’inaugurazione della nuova risonanza magnetica a Torregalli
- L’inaugurazione della nuova risonanza magnetica a Torregalli
- L’inaugurazione della nuova risonanza magnetica a Torregalli
Fonte: Ufficio stampa Az. Sanitaria Firenze
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