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Criminalità, Sap contro Biffoni che ha chiesto più 'impegno' alla Polizia. Acierno: "Ci faccia avere più uomini e mezzi da Renzi"

“A Prato abbiamo poco meno di 300 poliziotti, una Questura classificata di serie B con un organico fermo al 1996 e con metà del personale che ha 50 anni.Tutto questo mentre Prato nell’ultimo ventennio è diventata la seconda città della Toscana per numero di abitanti. Al sindaco Biffoni che ‘cade dalle nuvole’ perché vede la città che amministra al decimo posto nella classifica della criminalità del Sole 24 Ore e si permette di criticare le forze di polizia chiedendo loro più impegno, rivolgiamo un caldo appello affinché si adoperi lui in prima  persona con il premier Renzi per fare avere più uomini e più mezzi a Prato”.

E’ quanto afferma Nicoletta Acierno, segretaria provinciale di Prato del Sap, il sindacato autonomo di polizia, rispondendo alle recenti critiche del primo cittadino della sua città.

“Il numero di reati aumenta perché la popolazione a Prato è raddoppiata – rincara la dose il segretario regionale Sap della Toscana, Fabio Grassi – a fronte di un numero di poliziotti e carabinieri che è addirittura diminuito. Per non parlare dei tagli alla sicurezza che il Governo ci sta 'regalando' con la legge di stabilità e delle soppressioni di uffici e presidi di sicurezza che interessano tutta la regione. Il sindaco Biffoni, piuttosto, abbia rispetto di chi porta una divisa e di chi rischia la vita. E' appena il caso di ricordare che due mesi fa proprio a Prato 4 agenti sono stati feriti a colpi di forbice da un cinese. Purtroppo i poliziotti pagano gli errori delle scelte politiche e diventano spesso un comodo cuscinetto per le tensioni sociali. Siamo stufi di questo atteggiamento, anche a Prato”.

Fonte: Ufficio stampa Sap

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