
Voci e urla dal tessuto è questo il titolo del progetto sperimentale che la Fondazione Museo del Tessuto ha sviluppato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Kepos di Prato per la realizzazione di percorsi e attività creative basati sulla sensibilizzazione all’arte del tessuto e pensati per utenti con disabilità motorie e cognitive di diversi livelli.
Organizzato in tre fasi distinte che andranno a coprire il periodo compreso tra novembre e il prossimo maggio 2015, il progetto è stato concepito con l’intenzione di stimolare la partecipazione, la conoscenza e la capacità di lavorare in gruppo degli utenti coinvolti attraverso l’esercizio delle abilità espressive, delle capacità sensoriali e lo stimolo della fantasia grazie all’interazione con la materia tessile.
Il programma di “Voci e urla dal tessuto”, ha preso il via ad inizio novembre con il primo dei quattro incontri settimanali che costituiscono la fase di lancio del progetto in cui i ragazzi sono introdotti all’universo del tessile mediante un ciclo di visite guidate alle collezioni del museo e soprattutto attraverso laboratori creativi pensati appositamente.
Attività in cui potranno scoprire le differenti tecniche di stampa su tessuto, decorando ognuno una shopping bag diversa e che, tutte insieme, verranno presentate al pubblico nel corso della Festa di Natale organizzata dalla Cooperativa Kepos per il prossimo 13 dicembre.
La seconda fase del progetto prevede quindi un calendario di incontri quindicinali a partire dal prossimo gennaio fino a maggio, volti ad incoraggiare l’esperienza sensoriale attraverso il contatto diretto con le stoffe e ad individuare quale, tra i tanti tessuti proposti, possa rappresentare al meglio il tratto principale del carattere di ognuno dei partecipanti.
I ragazzi, utilizzando le tecniche di stampa apprese nel mese di novembre, potranno così rappresentare su tessuto la propria caratteristica personale emersa durante l’esperienza tattile e, una volta realizzate le stoffe decorate, strapparle in mille frammenti che faranno da fili di trama e andranno a comporre un arazzo collettivo creato su una rete da cantiere.
Un atto allo stesso modo liberatorio e di partecipazione, che testimonierà il contributo di ognuno alla creazione di un elaborato che diventa testimonianza creativa ed emozionale dell’esperienza fatta insieme e che verrà presentato al pubblico nel corso di un evento finale previsto a fine maggio.
Parallelamente allo svolgimento delle fasi del progetto, il Museo del Tessuto si opererà per individuare un’azienda tessile sul territorio che possa, in forma di sponsorizzazione, realizzare un certo numero dei bellissimi foulard creati dagli utenti e frutto delle precedenti esperienze artistiche dei ragazzi.
Con l’obiettivo di innescare una ricaduta commerciale che contribuisca alla sostenibilità della Cooperativa Kepos, il Museo metterà quindi a disposizione anche il proprio spazio commerciale per la vendita di questi accessori.
Un impegno congiunto, attivo e totalmente autofinanziato quello tra la Cooperativa Kepos e il Museo del Tessuto di Prato che sottolinea l’interesse di quest’ultimo nel promuovere, diffondere e rendere accessibile la cultura del tessuto anche a quelle utenze che spesso non hanno occasione e possibilità di interagire con l’offerta museale.
La Cooperativa Sociale “Kepos” nasce nel 2003 dall’incontro di diverse professionalità (pedagogisti, psicologi, animatori, tecnici e volontari), con l’obbiettivo di operare per la crescita globale e il miglioramento della qualità di vita delle persone disabili, favorendone l’integrazione sociale, l’autonomia personale, il sostegno alle famiglie e attuando un percorso integrato duraturo e funzionale che ne valorizzi le potenzialità.
Nell’intenzione di offrire una proposta adeguata ai reali bisogni nell’ambito del disagio e disabilità rilevati nel contesto pratese, nel 2003 prende forma l’idea di realizzare un centro polivalente in grado di dare le risposte di qualità ai bisogni delle disabilità, con particolare riguardo a quelle motorie.
Un luogo che ha richiesto un anno di attenta e profonda ristrutturazione, pensata su misura per le diverse esigenze degli utenti e resa possibile grazie ai fondi raccolti con l’aiuto dei tanti amici e donatori e che ha permesso a questo progetto di divenire una splendida realtà.
Oggi, a dieci anni dalla conclusione dei lavori, il contratto di comodato d’uso della sede in via Arcangeli si è concluso e nell’impossibilità di rinunciare alla qualità di questo luogo e al valore che rappresenta, Kepos lancia “Un mattone per Kepos ONLUS”, raccolta fondi aperta a tutte le persone che credono nel valore di un progetto importante come questo.
L’obbiettivo è quello di arrivare a raggiungere la cifra di 115.000 euro e poter acquistare la sede della Cooperativa Kepos attraverso il contributo della cittadinanza, adeguato alle possibilità di ciascuno.
Le modalità di adesione sono attraverso Bonifico bancario alle coordinate:
BANCA CR FIRENZE - PRATO - IBAN: IT 41 M 06160 21517 100000015735
BANCA UNICREDIT - PRATO - IBAN: IT12 O 02008 21506 000102352398
CAUSALE: DONAZIONE PROGETTO “UN MATTONE PER KEPOS ONLUS”
oppure attraverso l’accesso al portale www..ilmiodono.it ricercando la Cooperativa Sociale “Kepos”e l’iniziativa “Un mattone per la Kepos”, mentre sarà costantemente monitorato l’andamento della raccolta fondi attraverso una rendicontazione semestrale sul sito internet www.keposcoop.it e attraverso i canali social, seguendo Kepos Onlus su Facebook e Twitter.
Fonte: Museo del tessuto - ufficio stampa
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