
Ieri sera CGIL CISL e UIL, insieme ai Segretari Generali delle Federazioni Nazionali dei diversi Comparti Contrattuali presenti nelle Pubbliche Amministrazioni, hanno incontrato il Governo rappresentato dal Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia. Tale incontro arrivava dopo la grande Manifestazione Nazionale Unitaria dello scorso 8 novembre a Roma, dove circa 100 mila Lavoratori e Lavoratrici hanno protestato per l’ipotesi di ulteriore blocco al rinnovo dei contratti nazionali, fermi ormai da 6 anni.
Lo Stato, in qualità di datore di lavoro, di oltre 3,5 milioni di Persone, non può continuare a comportarsi in tal modo. Dal palco della Manifestazione fu proprio un Rappresentante di questa Federazione della CISL, appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a chiedere pubblicamente al Presidente Renzi se lui, per circa 1200 euro mensili di stipendio, avrebbe accettato di venire a svolgere questa attività tanto rischiosa e pericolosa, quanto altrettanto utile ai servizi da assicurare ai Cittadini. Ed era solo un esempio perché lo stesso vale per la professione di un Infermiere in Ospedale, di un Insegnante nelle Scuole dei nostri Figli, dei tanti Lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni che per stipendi spesso poco più che dignitosi assicurano il funzionamento del sistema di welfare nel nostro Paese. In considerazione delle negative risposte ricevute anche ieri sera dal Ministro Madia abbiamo proclamato oggi, congiuntamente alle altre Federazioni della CISL del Pubblico Impiego, lo Stato di Agitazione del Personale del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Penitenziaria.
Oltre a ciò il Coordinamento Nazionale della CISL Lavoro Pubblico, che riunisce le Federazioni della Sicurezza, della Funzione Pubblica, della Scuola, dei Medici, dell’Università e della Ricerca, che insieme rappresentano a livello nazionale 600.000 Lavoratrici e Lavoratori, hanno chiesto a CGIL e UIL, sempre rappresentative del Personale delle Pubbliche Amministrazioni, di riunirsi con urgenza per valutare le ulteriori azioni di lotta, non escludendo di proclamare uno Sciopero Unitario di Tutti questi Lavoratori. E’ evidente che spesso i Cittadini non conoscono con chiarezza di cosa trattiamo quando si parla di Pubbliche Amministrazioni, ed allora vogliamo di seguito solo elencare qualche numero che possa far capire come questa vertenza non riguarda solo i Lavoratori Pubblici, ma riguarda Tutti i Cittadini perché dal funzionamento di questi Settori dipende la qualità di vita della nostra Società. Quindi, solo per conoscenza, elenchiamo alcuni numeri esemplificativi delle Categorie rappresentante dalle Federazioni aderenti alla CISL Lavoro Pubblico: Medici In Italia ci sono 1163 ospedali tra pubblici e privati, Istituti a carattere scientifico, policlinici universitari. Le ASL sono 146 e le Aziende Ospedaliere 80, per un totale di circa 215000 posti letto e 51 milioni di giornate di degenza. I medici dipendenti pubblici sono 108000, quelli universitari 6500, 24000 quelli nelle case di cura.
I medici sul territorio sono circa 90000 e quelli veterinari circa 1200. Garantiscono circa 10 milioni di interventi chirurgici all’anno, 23 milioni di visite nei pronti soccorso, 376 milioni di accessi a visite per la medicina generale ed altrettante negli ospedali. Innovazione e Ricerca In Italia abbiamo 22 Enti di Ricerca, articolati su circa 520 sedi, con laboratori altamente specializzati anche oltre frontiera. Ci lavorano 32000 Persone, di cui 20000 di ruolo e 12000 precari. Si dividono quasi a metà tra ricercatori e tecnologi con tecnici e amministrativi.Università In Italia abbiamo 110 Istituzioni Universitarie, di cui 68 Statali, 17 non Statali, 11 telematiche, 14 Scuole Superiori e Istituti di alta formazione. Sono 120000 gli Addetti, fra Professori, Ricercatori, Tecnici ed Amministrativi e Dirigenti. A loro sono affidati circa 2 milioni di studenti.
Per l’alta formazione artistica e musicale operano 54 Conservatori, 46 Accademie, 21 Istituti Musicali Pareggiati (82000 gli studenti e 13000 gli addetti tra tutti i ruoli). Funzione Pubblica Questo Settore organizza i Lavoratori dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali, della Sanità, degli Enti Territoriali (Comuni, Provincie, Regioni, Polizie Locali ed altri), del Terzo Settore e quelli degli Enti Pubblici non Economici (Inps, Inail, Croce Rossa Italiana, Aci, Ordini Professionali ed altri). Sono 125 le diverse tipologie di Amministrazioni, articolate in 11.500 Enti su tutto il territorio nazionale. Gli addetti sono 1,5 milioni ai quali si aggiungono 123000 della Sanità privata, 445000 di cooperative e imprese sociali, 17000 di Enti cosiddetti privatizzati. Scuola e Formazione Sono circa 8820 gli Istituti, articolati in circa 41500 sedi sul territorio nazionale. Gli addetti sono 1 milione, fra personale docente, Ata e dirigenti, ai quali affidiamo circa 8 milioni di alunni dalla Scuola per l’Infanzia a quella Secondaria di II° grado. Sono 13000 gli Istituti e Scuole non Statali, che occupano oltre 150mila addetti per 1,1 milioni di alunni.
Sono poi più di 1000 i centri di formazione professionale, che impiegano 20000 lavoratori a contratto pieno e 60000 esperti assunti a tempo determinato. Sicurezza I Vigili del Fuoco sono presenti in Italia con circa 100 Comandi Provinciali, 18 direzioni regionali, 300 distaccamenti più altri 100 tra porti ed aereoporti. Gli addetti operativi sono 24000, 2500 gli amministrativi e tecnici, 600 ingegneri. Assicurano 730000 interventi di soccorso, in media 2000 al giorno. La Polizia penitenziaria opera in 205 strutture attive sul territorio, con 38000 addetti in servizio ed una popolazione detenuta da gestire, mediamente, di 60000 unità. Oltre alla gestione nei penitenziari assicurano anche la partecipazione ai Processi di Tutte le Persone sottoposte a misure cautelari. Il Corpo Forestale dello Stato conta su 7700 Addetti, presenti in circa 100 centri operativi, coordinati da 83 Comandi provinciali e 15 Comandi regionali.
Sono chiari tutti i compiti che con difficoltà sono assicurati tra le necessità di tutele ambientali, forestali, agro-alimentari e della fauna, oltre alla collaborazione con attività investigative importanti per la sicurezza dei Cittadini. Questi in estrema sintesi alcuni numeri che rappresentano quante Persone operano per rendere al meglio servizi essenziali ai Cittadini, motivo per il quale definiamo il lavoro pubblico quale Bene di Tutti. Questo per far comprendere che dietro la nostra vertenza non c’è solo la sacrosanta rivendicazione di Lavoratori che vedono il proprio datore di lavoro non rinnovare il Contratto da oltre 6 anni, ma ci sono anche motivi inerenti la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione che non può essere proposta dal Governo con qualche slide e qualche annuncio mediatico.
Fonte: Cisl Firenze
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