Clima agitato in consiglio regionale in vista delle prossime elezioni. Che la Giunta Rossi non navighi già da un po' in acque calme era abbastanza chiaro: il rimpasto di Giunta dello scorso febbraio, le polemiche sulla pista di Peretola e i rapporti spesso critici con le scelte del Governo Renzi, ne sono alcuni esempi.
Il partito insomma 'strattona' Rossi in direzioni diverse. L'ultima stoccata è arrivata dalla minoranza non renziana: Pippo Civati ha chiesto che si faccino le primarie per scegliere il candidato Pd alle prossime elezioni regionali.
Civati accusa il Governatore di essere "succube di Renzi", in particolare sulla politica delle infrastrutture, ma nello stesso tempo di essere "un nemico storico del premier" e di non capire "quale possa essere il programma comune".
Non si è fatta attendere la risposta del Governatore: "Da parte mia massima disponibilità".
Le primarie si sono di fatto affermate come modus operandi nel Pd e lo stesso Renzi ne ha fatto un cavallo di battaglia che lo ha lanciato fino a Palazzo Chigi. Uno strumento che è percepito da molti come collante tra istituzioni e cittadini.
Il sondaggio di questa settimana, alla luce di quanto detto, chiede ai lettori: "Primarie del Pd si o no?". È insomma giusto che il partito lasci decidere ai suoi elettori il candidato, o è giusto che, anche in virtù dell'operato di Rossi, si scelga il nome in base ai consensi interni del partito auspicando una maggiore stabilità?
Per votare c'è tempo fino al 24 novembre.
Verso le regionali: primarie del PD sì o no?