
Massima attenzione sui cantieri navali di Pisa, yacht di lusso e quaranta lavoratori in cerca di acquirente. "Se i sindacati lo chiedono – interviene il presidente della Toscana, Enrico Rossi - sono disponibile a convocare nuovamente un tavolo regionale". Anche stamani infatti il commissario liquidatore del gruppo Baglietto non si è presentato alla riunione convocata in Prefettura a Pisa. E' la seconda volta che accade in poco tempo. E in Regione c'è preoccupazione. Tanto che assieme a Comune e Prefettura di Pisa hanno deciso di scrivere al giudice delegato di La Spezia affinché vigili con ancora maggiore attenzione sulla vicenda.
"E' inaccettabile – sottolinea il presidente - che non ci si confronti con le istituzioni e che non si ascoltino le organizzazioni sindacali che rappresentano lavoratori da mesi senza reddito. Ci vogliono garanzie perché i cantieri riprendano a produrre il prima possibile".
La vertenza va avanti oramai da oltre tre anni e la ricerca di un nuovo acquirente, almeno per i cantieri di Pisa, è avvolta tuttora da parecchia nebbia, nonostante le offerte e le notizie circolate nel tempo sul gruppo franco cinese. Mesi fa i sindacati si erano detti preoccupati per l'impossibilità, ribadita dal commissario liquidatore, di mantenere su Pisa il il "travel lift" per la movimentazione delle barche.
"Abbiamo cercato di aiutare i lavoratori, da troppo tempo in un momento di difficoltà, attraverso l'anticipo della cassa integrazione straordinaria – sottolinea l'assessore al lavoro e alle attività produttive, Gianfranco Simoncini - e stiamo cercando le soluzioni tecniche per prorogare i termini di restituzione da parte dei lavoratori".
Nei prossimi giorni erano già stati programmati altri incontri istituzionali. Ci sarà una seduta della commissione regionale Emergenza occupazione del Consiglio regionale e si si svolgerà nella sede dei cantiere – dove i lavoratori sono in assemblea permanente - un consiglio comunale aperto.
L'ex gruppo Baglietto, oltre ai cantieri di Pisa, è proprietario di un altro sito a Varazze in Liguria, dove sono impiegati altri venticinque dipendenti.
Fonte: Regione Toscana
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