Trw, per la Fiom è lesa la dignità dei lavoratori: Braccini chiede uno stop alle multinazionali

La Trw di Livorno durante le proteste

Multinazionali a briglia sciolta, senza nessun vincolo e nessun rispetto per il territorio in cui
operano.

Mandare una lettera ai lavoratori mentre vi è un tavolo di trattativa aperto al Ministero dello
sviluppo economico, non solo configura una lesione alla dignità dei lavoratori che stanno
lottando da settimane con Onore per tutelare il loro posto di lavoro, ma è anche una
mancanza di rispetto alla città di Livorno ed a tutto il paese.

La politica modernista tanto decantata dal Governo dovrebbe tenere a freno la libertà
d'azione indiscriminata delle multinazionali, non ridurre le tutele di chi lavora.
L'iniziativa economica privata deve risentire di regole precise, non può arrecare danno alla
dignità di chi lavora, e' necessario che l'economia svolga una funzione sociale, sia utile
all'intera collettività e non possiamo permettere che le aziende si approfittino della
disperazione dei lavoratori.

La logica della monetizzazione da parte della Trw come atto risarcitorio in alternativa al
garantire la continuità produttiva e l'occupazione e' grave, offensivo e va impedito.
Su questi temi vanno adottate misure e politiche nuove e straordinarie, sia a livello
nazionale che regionale.

In un tempo inedito ci vogliono misure inedite.

Il Governo deve esercitare su questa e su tutte le vertenze aperte tutto il suo peso e
valutare anche interventi pubblici di accompagnamento affinché si blocchi lo scempio dei
patrimoni industriali che appartengono ai lavoratori ed al nostro paese.

Non ci sarà ripresa che tenga senza che vengano mantenuti i fondamentali sistemi
industriali, in altri paesi li stanno difendendo e rilanciando, il sindacato e i lavoratori stanno
lottando nell'interesse generale, manca invece una politica industriale moderna, altro che
mediazioni sull'articolo 18!

Massimo Braccini, Segretario generale Fiom Cgil Toscana

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