Un incontro-dibattito al Circolo Arci “Puppino” di Castelfiorentino per discutere delle infiltrazioni mafiose in Toscana, insieme a coloro che da anni si battono con coraggio per contrastare questa piaga criminale.
“Infiltrazioni mafiose e sfida della legalità” è appunto il titolo dell’iniziativa promossa dallo SPI-CGIL Empolese Valdelsa e in programma lunedì 17 novembre (ore 18.00) al Circolo “Puppino”, assemblea aperta a tutti i cittadini e durante la quale sono previsti gli interventi di Renato Scalia (Fondazione Antonio Caponnetto) e Maurizio Pascucci (presidente Associazione “Fior di Corleone”), unitamente a quelli del Sindaco, Alessio Falorni, e di Laura Rimi, consigliere comunale di Castelfiorentino con delega alla legalità. A seguire (ore 20.00) cena di solidarietà per la cooperativa “Lavoro e non solo” di Corleone.
Al centro del dibattito il fenomeno della mafia in Toscana, che sta cominciando ad assumere dimensioni preoccupanti: secondo la commissione affari istituzionali del Consiglio Regionale, sarebbero infatti 35 le organizzazioni mafiose già censite dalle varie inchieste giudiziarie. Tale presenza non sarebbe tuttavia, almeno finora, legata a forme di controllo del territorio, quanto al riciclaggio del denaro sporco.
“Si tratta di una modalità ugualmente pericolosa – sottolinea il Sindaco Falorni – che deve pertanto indurci a moltiplicare tutte le iniziative possibili per contrastare investimenti sul nostro territorio di origine illecita, unitamente a quelle campagne di sensibilizzazione in difesa della legalità che già vengono svolte all’interno delle scuole e a tutti i livelli della nostra comunità grazie anche all’insostituibile apporto delle associazioni, come lo SPI-CGIL”.
Come si ricorderà, lo SPI CGIL della Toscana invia ogni anno gruppi di pensionati volontari in Sicilia, per dare una mano alla cooperativa “Lavoro e non solo” di Corleone. Questa estate dalla Valdelsa sono partiti 4 volontari: due di Castelfiorentino (Marcello Tomesani e Ivana Volterrani) e due di Certaldo (Fedora Nannini e Maria Cristofani), con il compito di curare la cucina, la pulizia della Casa Caponnetto e altri piccoli lavori, di supporto ai ragazzi che ogni anno vengono da tutta Italia per lavorare nei campi gestiti dalla Cooperativa.
“Due aspetti mi hanno colpito di più di questa esperienza – sottolinea Ivana Volterrani – il grande coraggio che i soci della cooperativa hanno avuto nel coltivare i terreni confiscati alle mafie e il rapporto che ogni volta si crea tra noi pensionati dello SPI (“spioni” come ci definiscono allegramente) e questi ragazzi, i quali sono molto interessati alle battaglie che noi abbiamo condotto in passato: il divorzio, il diritto di famiglia, lo statuto dei lavoratori, gli asili nido, l’emancipazione delle donne. Ci ascoltano volentieri, e sono molto sorpresi di sapere che ci sono volute tante lotte per realizzare conquiste di civiltà. Inoltre, capiscono che vivere accanto a persone che combattono ogni giorno per la giustizia è un bell’insegnamento e un esempio di cui tutti abbiamo bisogno”.
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa