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Il Sap protesta: "Tagliata la sicurezza con la chiusura di due presidi di polizia"

foto di archivio

Come avevamo anticipato e sospettato mesi addietro, allarmando la cittadinanza e le istituzioni cittadine (quest’ultime sorde a dir poco!), la triste profezia si sta avverando! Nel giro di sei mesi, la forbice renziana colpirà inesorabilmente la città di Siena e la sua sicurezza, con la chiusura di due fondamentali presidi di polizia, la Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazione e il Posto Polfer presso la stazione ferroviaria, due uffici di fondamentale importanza, sinora, per il mantenimento di uno standard accettabile di sicurezza nella nostra città.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, ufficio specializzato nelle indagini informatiche (reati pedo-pornografici e truffe informatiche), in un contesto in cui è sempre maggiore il numero di reati commessi all’interno e per mezzo della rete internet, ha sempre rappresentato un riferimento di alta professionalità per coloro che – purtroppo in numero sempre maggiore- hanno dovuto subire le “angherie” della rete. A scopo preventivo, i colleghi di tale ufficio hanno tenuto anche specifiche lezioni all’interno di istituti scolastici senesi, finalizzate a mettere a conoscenza i nostri ragazzi dei costanti e sempre maggiori pericoli insiti nella rete internet. Mentre i reati commessi attraverso l’uso della rete internet sono in crescita esponenziale, si decide, invece, sulla base di una discutibile asserita necessità di razionalizzazione delle risorse, di chiudere tale ufficio.  Il risparmio, come il SAP ha accertato e riferito sin dall’inizio, soprattutto se messo in relazione alla grave perdita di sicurezza che ne deriverà, è pressochè nullo; si tratta di pochi “spiccioli” relativi alla gestione in proprio dell’Ufficio, le cui spese, peraltro, sono assicurate dalle stesse Poste Italiane.

Il Posto di Polizia Ferroviaria presso la stazione di piazzale Rosselli, poi, è stato sinora un riferimento nevralgico del sistema “sicurezza” della città nel sistema trasporti ferroviari e non solo, il primo ufficio di Polizia chiamato a verificare e controllare il flusso, notevole, di persone a che a vario titolo (turismo, lavoro) arrivano o transitano nella nostra città, impegnato anche a vigilare costantemente sulla sicurezza dei viaggiatori e della stessa stazione ferroviaria: ne prevediamo, purtroppo, le drammatiche conseguenze, dal punto di vista della sicurezza, la stazione di Siena come un porto franco! Anche in questo caso, come in quello della Polizia Postale, il risparmio è veramente risibile: i locali sono messi a disposizione al personale di Polizia dalle stesse Ferrovie!

Ebbene, sinora si è inteso fare propaganda politica a spese della sicurezza dei cittadini. Noi del SAP lo abbiamo denunciato da subito e pubblicamente, e continuiamo a farlo nonostante la sordità delle istituzioni anche perché, come dimostrabile, di razionalizzazione delle risorse non si tratta, anzi!

Da mesi abbiamo promosso, a livello nazionale, con manifestazioni in tutte le piazze d’Italia, la raccolta firme per abolire le sette (unico caso in Europa) polizie, un percorso ritenuto necessario per far risparmiare veramente ai contribuenti le esorbitanti spese di una gestione burocratica dei relativi apparati. Invece di economizzare su tali ingenti ed inutili spese di mantenimento dei sette apparati burocratici, si decide, invece di tagliare direttamente sulla sicurezza dei cittadini.

Anche l’Amministrazione comunale di Siena, più volte sollecitata a dare una risposta a tale vergognosa manovra, forse per non ingenerare troppi allarmismi nella cittadinanza, ha sempre gettato alle ortiche ogni nostro tentativo di sensibilizzazione, rifiutando anche un incontro più volte richiesto da questa organizzazione sindacale!

Il S.A.P. a Siena, così come in tutt’Italia (ove i tagli dei presidi di Polizia vanno a formare una drammatica forbice a scapito della sicurezza), continuerà a gridare, rendendola pubblica, tale scandalosa manovra, nella speranza che la percezione da parte delle reali vittime (i cittadini) possa porre un freno alla sua compiuta realizzazione!".

Emanuele Viciani, segretario provinciale Sap di Siena

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