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Questione sicurezza e furti, la ricetta di Confindustria Chianti: "Tecnologia, cittadini sentinelle e formazione nelle scuole"

Il vertice sulla sicurezza a Barberino Val d'Elsa, organizzato da Confindustria Chianti (foto gonews.it)

Il vertice sulla sicurezza a Barberino Val d'Elsa, organizzato da Confindustria Chianti (foto gonews.it)

Controllo di vicinato, maggiore aiuto dalle nuove tecnologie e formare la cittadinanza dal basso con il contributo di società specializzate per difendersi dai furti nelle case e nelle imprese che in questi ultimi mesi stanno mettendo in ginocchio l’Empolese Valdelsa e il Chianti Fiorentino. Propositi ed idee che hanno trovato spazio nell’incontro organizzato dal presidente di Confindustria Chianti, Claudio Tongiani, a villa San Filippo nel comune di Barberino Val D’Elsa. Al termine del dibattito è stato proposta la sottoscrizione di un protocollo che getterà le basi per il futuro delle proposte e dei contributi maturati nella giornata di ieri, martedì 4 novembre.

Per l’Empolese Valdelsa presente il vicesindaco di Certaldo, Francesco Dei e il vicesindaco di Castelfiorentino, Simone Bruchi. Ha partecipato anche il presidente di Confindustria Empolese Valdelsa, Simone Campinoti, che ha raccontato la sua spiacevole esperienza dopo il secondo furto nella sua abitazione a Montespertoli alcuni giorni fa. Per il Chianti presenti i sindaci di Barberino Val D’Elsa, Giacomo Trentanovi, il sindaco di Tavarnelle val di Pesa, David Baroncelli, il sindaco di Impruneta, Alessio Calamandrei, il sindaco di San Casciano, Massimiliano Pescini, il sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani e il capitano della Compagnia dei carabinieri di Scandicci, Stefano Caneschi.

Claudio Tongiani, presidente di Confindustria Chianti (foto gonews.it)

Ha aperto il dibattito il presidente Tongiani: “Dopo i fatti delittuosi accaduti nel nostro territorio abbiamo pensato che fosse quanto mai urgente porre all’attenzione delle istituzioni e forze dell’ordine un fenomeno che si sta ingrandendo e riguarda anche le famiglie. Non ultimo l’episodio a Limite sull’Arno. Confindustria ha nel suo dna il concetto di legalità, una responsabilità non solo di natura economica, ma anche civile e la nostra associazione è portatrice di valori di un territorio che li sa esprimere. Occorre monitorare, controllare e prendere subito i malviventi. Noi stiamo dentro la legge, abbiamo sottoscritto codici etici e adesso stiamo realizzando quello della legalità. Il futuro delle nostre imprese e la buona immagine del Chianti passa da queste sfide. Questo è un territorio molto vasto e la giornata di dibattito serve per portare contributi, idee e progetti.

Noi abbiamo qualche esperienza, come la sicurezza di vicinato per coinvolgere la comunità a segnalare i fatti, lanciando un preciso messaggio: qui non si deve delinquere”. Le proposte da mettere in campo richiedono partecipazione ed investimenti, ma sono sfide che Confindustria lancia per il territorio: “Ci attiveremo con società specializzate per sensibilizzare la comunità. Abbiamo imprese con importati presidi tecnologici, sistemi di alert e videosorveglianza.. Noi non vogliamo blindare un territorio di 2500 anni di storia ma vogliamo essere pronti a reprimere ogni attività delittuosa”. Infine l’appello sulla partecipazione: “Non solo di tecnologia vive un territorio ma dobbiamo partire dal basso per insegnare la legalità, fin dalle scuole.  Tutti noi non siamo occhi vigili ma possiamo, grazie a un percorso e la collaborazione delle associazioni, formare i giovani.

Claudio Tongiani, presidente di Confindustria Chianti e Simone Campinoti, presidente di Confindustria Empolese Valdelsa (foto gonews.it)

Spazio poi a Simone Campinoti, presidente di Confindustria Empolese Valdelsa: “La nostra area conta 1270 imprese e siamo attivi per trattenere e sviluppare  i nostri imprenditori sul territorio, con investimenti fino a 200 milioni di euro. Intervengo come amico e ospite, in quanto per la seconda volta, in maniera cruenta mi hanno svaligiato casa. Parlando con le forze dell’ordine c’è ormai il forte convincimento che gli strumenti legislativi siano insufficienti. Siamo in un paradiso che attrae turisti e capitali, serve un sistema a due binari che possa portare le nostre riflessioni sul territorio e a livello nazionale. Serve maggiore razionalizzazione ed organizzazione, come una app che possa mettere in allarme una famiglia in caso di furto e dare subito indicazioni alle forze dell’ordine dell’atto delittuoso. I furti non sono fenomeni isolati, sono bande organizzate prevalentemente formata da cittadini di nazionalità albanese e questa non è una osservazione razzista. Alcune nazionalità sono più propense a commettere furti, come i rom, ma ci sono anche cittadini onesti di nazionalità straniera che lavorano per esempio nelle mie aziende. I delinquenti si stanno organizzando, non sono più allo sbando, mentre le forze dell’ordine sono esigue”.

Per l’Empolese Valdelsa intervento del vicesindaco di Certaldo, Francesco Dei: “L’incremento dei furti ha alzato l’asticella ma non si può parlare di una vera e propria emergenza. Serve maggiore sinergia fra tutti i protagonisti ma intanto sollecitiamo i cittadini a tenere gli occhi aperti e a garantire la massima collaborazione. Quando incontriamo la comunità le richieste sono sempre le stesse: illuminazione, telecamere e maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio”.

Simone Bruchi, vicesindaco di Castelfiorentino (foto gonews.it)

Spazio a Simone Bruchi, vicesindaco di Castelfiorentino: “Dobbiamo evidenziare anche quegli eventi di microcriminalità che ancora non sono considerati come tali, penso agli atti vandalici o alle bravate. C’è un sottile confine tra il bene e il male. Bisogna reprimere nella giusta maniera questi atti, perché tutto non è permesso. Come amministrazione comunale dobbiamo impegnarci per attivare quei percorsi con le associazioni sportive e coinvolgere quei giovani che non si sentono integrati e impegnati nella società”.

Il sindaco di Barberino Val D’Elsa Giacomo Trentanovi vede “nelle scuole una priorità e allo stesso tempo fondamentale rinforzare gli organici delle forze di sicurezza sul territorio”. Da Tavarnelle Val di Pesa la riflessione del sindaco David Baroncelli: “Le forze di polizia locale non sono formate per una eventuale gestione di un conflitto a fuoco, serve maggiore collaborazione”. Baroncelli annuncia anche un sistema di videosorveglianza a Sambuca, agganciato alla nuova illuminazione a led e parla del gioco d’azzardo: “Attrae illegalità”.

Alessio Calamandrei, sindaco di Impruneta, intravede leggeri miglioramenti nel suo Comune e propone una cadenza annuale al comitato per l’ordine e la sicurezza. Da San Casciano Val di Pesa, Massimiliano Pescini: “Attenzione va posta alle aree artigianali e industriali, ottenendo anche la collaborazione con la vigilanza privata”.

Da Greve in Chianti i numeri sono in calo, come spiega il sindaco Sottani: “Serve sicurezza per renderci appetibili anche per chi viene da fuori”.

Stefano Caneschi, capitano della compagnia dei carabinieri di Scandicci, ha ringraziato i cittadini per le tante segnalazioni, decisive per l’arresto dei ladri. Infine l’invito: “Collegate il 112 ai sistemi di allarme, soprattutto per le imprese, è un sistema gratuito. La situazione è migliore rispetto al 2013 ma il benessere del territorio attira i malfattori, lavoriamo tutti insieme”

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