Auguriamoci che l'azienda di Montecalvoli possa riprendere, al più presto,il normale ritmo di lavoro.
Nell’interesse di tutti, dei dipendenti, della comunità di Montecalvoli, dell’indotto, ma anche di chi ha creato l’azienda e ci ha investito tutta una vita, e non solo in capitali. Personalmente trovo che sia poco corretto il linciaggio mediatico di un imprenditore che a Montecalvoli conosciamo tutti e che, fino a pochi giorni fa, tutti rispettavano. Si tratta di una persona che, partendo dal nulla, ha costruito una grande azienda, un’azienda che ha dato lavoro a tanta gente.
Non tocca a me fare il difensore d'ufficio, ma forse, se oggi non c'è lavoro, la colpa non è dei titolari della Ristori. Mi risulta che, come ha fatto la Piaggio, avrebbero potuto trasferire all'estero l'attività traendone un notevole beneficio economico, immediato e futuro, senza rischi. Se fino ad ora non l'hanno fatto ciò deve essere loro riconosciuto come un merito.
La colpa, se di colpa si può parlare, vanno cercate altrove. Se in Italia continua la crisi, e questa si accompagna anche alla gogna mediatica di chi fa impresa, non si può però escludere che, prima o poi, si convincano davvero tutti a portare le aziende all’estero... Questi atteggiamenti non fanno bene alle aziende italiane in crisi e dissuadono chiunque abbia voglia di investire in Italia.
Credo che l’atteggiamento del sindacato, un po’ troppo propenso a criminalizzare gli imprenditori, non possa che sfavorire gli investimenti, e quindi l’occupazione. alessandro tantussi
Alessandro Tantussi