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Confcobas contro le società partecipate: "La nostra una posizione scomoda, siamo inascoltati"

Le società partecipate dal Comune di Pisa e le società in house  hanno alle loro dipendenze centinaia di lavoratori per lo piu’ in Geofor, Farmacie spa, Sepi, Pisamo e Valdarno.

Per anni abbiamo detto e scritto che questi lavoratori (almeno il personale di Sepi, Pisamo e Valdarno) erano stati inquadrati con contratti sfavorevoli rispetto a quello degli enti locali con situazioni di appalto e subappalto ove la forza lavoro opera con retribuzioni da fame (per esempio i vigilini addetti al controllo dei parcheggi) e carichi di lavoro crescenti (gli appalti Geofor) che spesso e volentieri danneggiano la salute dei lavoratori\trici.

Posizioni scomode e per questo inascoltate dalla politica (di centro, destra e sinistra tutti assenti indistintamente eccezion fatta per cavalcare qualche notizia di cronaca).

Il controllo esercitato dal Comune di Pisa nel corso degli anni è stato assolutamente carente e questa voluta assenza riguarda anche alcuni appalti storici come i cimiteri ormai ridotti al collasso.

Oggi la delibera di Giunta comunale n.146\2014, di pochi giorni or sono, dice che il personale di queste aziende (spesso dirette da politici riciclatisi nel ruolo di managers per esercitare il controllo degli stessi centri di potere sulle società pubbliche) al pari di quello Comunale deve essere regolato da indirizzi e atti “in una logica di gruppo comunale

Per essere ancora piu’chiari il personale di queste società è soggetto alle stesse regole della Pubblica amministrazione che regolano gli enti locali, le società in questione hanno tetti di spesa da rispettare, stringenti limiti nelle assunzioni(per questo si tira in ballo la legge 147\2013 che prevede la mobilità coatta del personale da una azienda all’altra  prima di stabilizzare i precari (numerosi in alcune aziende) o bandire concorsi per nuove assunzioni

Ma in questi anni, gli atti di indirizzo del Comune sono stati alquanto carenti, per non parlare poi del modo con cui si sono “aggirati “ i tetti alla spesa di personale con cessione di rami di azienda (Sepi) e trasferimento di personale (trasferimenti che il Governo Renzi ha voluto, da oggi in poi,  a costo zero e coattivi)

Se la politica è stata silente, anche il sindacato non ha fatto la sua parte limitandosi a perorare qualche situazione singola ma senza guardare alle società partecipate come l’ambito dove si stava costruendo una gestione del personale spesso a ribasso o dove si praticavano scelte inaccettabili(il subappalto per ridurre ai minimi termini il costo del lavoro)

Ora, con l’atto di indirizzo allegato alla delibera di Giunta prima menzionata, nessuno potrà dormire sonni tranquilli. Infatti:

Di ogni erba si fa insomma un unico fascio, giusto appunto per dare una immagine sbagliata e far ricadere ogni colpa e responsabilità sulle lavoratrici e sui lavoratori

Il silenzio dei sindacati “maggiormente “ rappresentativi sa di connivenza con l’amministrazione comunale  e un sindacato subalterno non tutela certo gli interessi della forza lavoro sempre piu' divisa e frammentata quando ora sarebbe il momento di essere uniti

Fonte: Confederazione Cobas Pisa

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