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Il cadavere venne ritrovato in un parcheggio dopo l'overdose: ai domiciliari due fidanziati intermediari e lo spacciatore

Il comandante della compagna dei carabinieri di Giuseppe Pontillo che illustra i dettagli sulla operazione legata al ritrovamento del cadavere di Emanuele Liuni (foto gonews.it)

Il comandante della compagna dei carabinieri di Giuseppe Pontillo che illustra i dettagli sulla operazione legata al ritrovamento del cadavere di Emanuele Liuni (foto gonews.it)

Si chiude il cerchio sul ritrovamento del cadavere di Emanuele Liuni, il 38enne ritrovato senza vita il 9 febbraio di quest’anno in un parcheggio di Cerreto Guidi nelle vicinanza della Pubblica Assistenza. I carabinieri di Empoli, coadiuvati dai colleghi di Cerreto Guidi, hanno ricostruito l’intera storia che ha portato agli arresti domiciliari 3 persone: una coppia di fidanzati, Fabio Morelli, 45enne, la compagna, Cristiana Seri. 46enne, entrambi di Lazzeretto e già con precedenti, Rosario Carmine Viti, 49enne pregiudicato di Montelupo Fiorentino.

Le accuse riguardano per il 49enne di Montelupo Fiorentino lo spaccio di sostanze stupefacenti, mentre per la coppia di Lazzeretto oltre che cessione di eroina, equiparata  a spaccio secondo le disposizioni dell’articolo 73, comma 20, la morte come conseguenza di altro delitto.

Il 38enne ha perso la vita per un'overdose da eroina che la coppia aveva consumato nella loro casa di Lazzeretto. A fornire le dosi il 49enne di Montelupo Fiorentino, già noto alle forze dell’ordine. La coppia rappresentava l’intermediario tra lo spacciatore e il 38enne ritrovato sena vita.

Ad insospettire le forze dell’ordine è stato anche le modalità di ritrovamento del cadavere, senza scarpe con una maglietta a maniche corte, che scopriva il torace. L’uomo è deceduto durante un permesso premio di 5 giorni e si trovava al carcere di Sollicciano per furti e ricettazione.

Probabilmente reati compiuti per comprare l’eroina. Sarebbe dovuto rientrare alle 15 del 9 febbraio, il giorno successivo al decesso.

Ma a Sollicciano non ci è arrivato. I carabinieri hanno ricostruito l’ultima giornata di vita del 38enne, assieme ai giorni precedenti, dove aveva ricominciato a fare uso di eroina. La mattina viene trascorsa a Lazzeretto a casa della coppia dove si fa uso della sostanza.

Probabilmente le dosi assunte in ingente quantità sono state fatali all’uomo, che stava percorrendo la strada della disintossicazione. Un grammo di eroina oggi si trova a 20 euro sul mercato, dopo che lo stupefacente aveva abbandonato la scena, adesso sta tornando prepotentemente.

Intorno alle 11.30 il 38enne si sente male e la coppia, in preda al panico e per evitare guai con la giustizia, decide di caricare il cadavere in macchina e scaricarlo nel parcheggio della Misericordia di Cerreto Guidi. Poco dopo la coppia, forse in preda ai rimorsi, chiama il 118 in forma anonima e avvisa che in quel parcheggio c’era il corpo di un uomo. La coppia di fidanzati è stata messa sotto controllo, con intercettazioni telefoniche.

Si scopre così che spacciavano anche metadone che reperivano al Sert di Empoli per uscire anche loro da un percorso di tossicodipendenza. Lo spacciatore di Montelupo Fiorentino, era già stato arrestato il 9 marzo e oggi, con il provvedimento degli arresti domiciliari, viene trovato in possesso di sei grammi di eroina, suddivisa in dosi, pronta per essere ceduta.

 

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