Al Meyer solo 13 parti l'anno, Lazzeri: "Qui si nasce solo in casi clinici molto delicati"

«Il verdetto dell’Agenas relativo al volume dei parti dell’ospedale pediatrico Meyer rischia di non rendere merito alle eccellenze che operano in questa struttura: i 13 parti l’anno registrati nel punto nascita del Meyer, per il Ministero della Salute rappresentano una soglia di gran lunga al di sotto del limite di 500 parti l’anno previsto dagli standard nazionali per considerare una struttura “sicura”.

Peccato che si tratti di un grande paradosso statistico che è bene portare alla luce. I piccoli che nascono al Meyer infatti sono affetti da gravi malformazioni congenite che richiedono una specializzazione di altissimo livello. In poche parole si partorisce al Meyer solo in casi altamente delicati.

Questo spiega il basso numero di parti: una contestualizzazione purtroppo non permessa dai soli numeri». Lo dichiara il consigliere regionale di Più Toscana, membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri che commenta i risultati del Programma Nazionale Esiti 2014 curato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari.

«I dati forniti dall’Agenzia – sottolinea – non devono essere visti nell’ottica di una classifica fra strutture, tuttavia è bene precisare che alcune letture potrebbero offrire una visione distorta su alcuni ospedali come nel caso del volume di parti al Meyer che rischia di uscire “sacrificato” da una lettura puramente statistica.

L’ospedale rappresenta un’eccellenza nazionale che nel 2013 ha attratto quasi 6.000 pazienti da fuori regione con una mole di accessi al pronto soccorso di 40.490 unità nello stesso anno. Negli ultimi 4 anni inoltre la ricerca scientifica del Meyer è cresciuta del 30% portandoci molto vicini al livello di ricerca scientifica del Bambino Gesù di Roma e del Gaslini di Genova.Prendendo a riferimento la maternità sono ancora molte le strutture che non raggiungono i volumi d’intervento minimi prefissati. Questo dato deve però essere contestualizzato come nel caso dell’ospedale di Portoferraio sull’Isola d’Elba con 210 parti l’anno scorso, anche qui il numero deve tenere in considerazione la condizione di insularità del presidio.

Il dato toscano è in linea con quello nazionale emerso dall’analisi Agenas: nel 2013 in Italia i punti nascita che effettuano meno di 500 parti l'anno sono stati 133, su un totale di 521 ospedali presi in considerazione, di cui 8 nella nostra regione: Istituto Ortopedico Toscano, Casentino, Piombino, Portoferraio, San Francesco di Barga, San Rossore, villa Donatello ed il Meyer di Firenze. Una presenza, quest’ultima, che ci ricorda i versi illuminanti di Trilussa a proposito delle leggi statistiche che, parafrasando, recitava: “la legge statistica è quella per cui se qualcuno mangia un pollo, e qualcun altro no, in media hanno mangiato mezzo pollo a testa”».

 

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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