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Siena non è capitale europea della cultura, le reazioni

Il logo di Siena 2019

Non si sono fatte attendere le reazioni politiche all'annuncio che la città non è stata scelta come capitale europea della cultura 2019. La situazione politica senese e le elezioni regionali 2015 scatenano molti, soprattutto in ambiente politico.

Lega Nord: “Chi ha fallito questo traguardo si faccia da parte per liberare le vere energie positive del territorio"

Scoppiano le polemiche alla notizia che Siena non sarà Capitale UE della Cultura 2019. La Lega Nord ha sempre sostenuto che il riconoscimento europeo non era essenziale per identificare Siena come Capitale della Cultura, poiché essa lo può essere nei fatti senza bisogno di riconoscimenti da istituzioni che dovrebbero semmai occuparsi di problemi ben più importanti, vista la situazione generale italiana ed in particolare di Siena, mentre Sacco, a margine della visita dei giurati a Siena, aveva chiaramente detto che il mancato riconoscimento avrebbe dato adito a “dinamiche che comprometterebbero tutto”, evocando addirittura“dinamiche molto perverse”. «Il PD aveva investito tutto quanto su Siena CEC2019 per continuare a mantenere il proprio potere. Adesso, in un sistema meritocratico, chi ha fallito deve avere il coraggio di rimettere il proprio mandato nelle mani degli elettori e farsi da parte. Secondo noi Siena può ancora farcela, a patto che si liberi definitivamente di certi personaggi e di un sistema di potere che l’ha portata a toccare il fondo. Questa città ha estremo bisogno di alternanza di governo, di discontinuità con il passato e di liberare le vere energie positive del territorio, che sono presenti e che sono la vera ed unica speranza per il futuro della città, se valorizzate adeguatamente»

«Ci dispiace che Siena non abbia raggiunto questo ambizioso traguardo, è evidente che, come abbiamo sostenuto, il progetto non fosse abbastanza qualificante per meritarsi il riconoscimento, al di là delle frasi di rito dei giudici nei confronti delle finaliste sconfitte. Siena può e deve ripartire prima di tutto dalla sua storia, dalle sue tradizioni e dalla sua ricchezza, non da progetti avulsi dal contesto del territorio. Se Siena avesse puntato sul ruolo di esportatrice di cultura anziché limitarsi ad essere importatrice come invece è stato, forse il risultato sarebbe stato diverso. E non vengano questi signori a dare responsabilità a chi non ha mai preso parte a niente di quanto è stato programmato. Quello di scaricare responsabilità proprie ai cosiddetti “gufi”, è semplicemente il marchio di fabbrica della mala politica. Come traspare anche dalle parole del Presidente della Giuria Steve Green, che ha indicato come “criterio di scelta anche la buona governance”, emerge chiaramente come la responsabilità dell'ennesimo fallimento di questo sistema cancerogeno è esclusivamente da ricercarsi nell'inadeguatezza della classe politica e dirigenziale che ha guidato e sta guidando ancora oggi la città e tutto il territorio provinciale.»

Pugnalini e Spinelli (Pd): “Amarezza per la decisione, ma Siena ha fatto un ottimo lavoro. Ora andiamo avanti”

“Ci dispiace, siamo amareggiati per la mancata proclamazione di Siena come Capitale Europea della Cultura 2019. Questa era davvero una  grande occasione per la città, per i territori della provincia e per tutta la regione. Purtroppo è andata diversamente da come tutti noi auspicavamo. Ma lo stesso siamo convinti che le energie e le idee raccolte con tanta passione finora non andranno perdute; grazie ai finanziamenti della Regione, Siena, sarà comunque in grado di portare avanti i progetti previsti. E da qui ripartire. Vogliamo ringraziare il comitato promotore alla candidatura, l’impegno dei volontari e delle istituzioni che sono sempre state al fianco di questo programma. Un progetto in cui abbiamo creduto tutti, fino all’ultimo. Facciamo i complimenti alla città di Matera e auspichiamo che questa saprà tenere un filo conduttore con tutte le altre città, affinché il patrimonio culturale raccolto possa diventare il simbolo unitario dell’italianità di questa candidatura”.

Così Rosanna Pugnalini e Marco Spinelli consiglieri regionali Pd, commentano la proclamazione di Matera come Capitale Europea della Cultura 2019.

Giovanni Garzella e Riccardo Buscemi (Forza Italia Pisa): "Rossi ha fallito anche questa"

Aver caparbiemente seguito l'idea che Siena poteva diventare Capitale Europea della Cultura 2019 è stato un ulteriore errore di Rossi. Pisa è stata poi proposta grazie a Forza Italia, ma ormai la situazione era compromessa e soprattutto la Regione Toscana non ci ha voluto credere ed investire come invece ha fatto per Siena.

Ora la Toscana che è la culla della cultura italiana si leccherà le ferite e le colpe saranno di tutti ed invece noi siamo convinti che la responsabilità è del PD Toscano che vuole fare il "distrubutore dei pani e dei pesci" governando eventuali autonomie territoriali come ha tentato per Pisa.

Susanna Cenni, deputato PD

Inutile contar balle... ci siamo rimasti tutti male. Si perché e' facile dire va bene lo stesso, ma non è' cosi. Ho seguito con le cuffie per qualche minuto la diretta.. Auguri a Matera, bene che il Sud abbia questa opportunità. Siena ha fatto un buon lavoro, onore al merito. Non buttiamo via questo impegno, questa energia, le belle proposte. Crediamoci in un futuro fatto di investimenti in cultura. Si riparte anche cosi. Dai Siena che si risale lo stesso tutti assieme!!

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