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La sindrome di Hulusi Behcet, se ne parla alle Scotte con un congresso nazionale

Luca Cantarini

La ricerca sulle malattie rare sceglie Siena come sede del congresso nazionale per la malattia di Behcet. L'evento, che si terrà nell'aula Magna del centro didattico del policlinico Santa Maria alle Scotte, il 18 ottobre, è organizzato dal reumatologo Luca Cantarini, in collaborazione con SIMBA – Associazione Italiana Sindrome e Malattia di Behcet, che ha riconosciuto nel centro senese, coordinato proprio dal dottor Cantarini ed attivo presso l'UOC Reumatologia, diretta dal professor Mauro Galeazzi, una struttura di alta specializzazione per il corretto inquadramento clinico e la cura dei pazienti con questa malattia rara.

“La sindrome di Behcet  - spiega Cantarini - è una malattia infiammatoria cronica dei vasi sanguigni, dovuta ad un disordine del sistema immunitario che porta a una grave compromissione di molti organi. Tra le novità su cui ci confronteremo al congresso ci sono le nuove possibilità terapeutiche rappresentate dai farmaci biologici, che inibiscono selettivamente le principali molecole dell’infiammazione coinvolte nei meccanismi molecolari alla base della malattia”.

L'AOU Senese, dove sono attualmente in cura più di 70 pazienti affetti da questa malattia rara e provenienti da tutta Italia, recentemente ha vinto il finanziamento nazionale della onlus SIMBA grazie alla collaborazione tra il centro Behcet, attivo da circa un anno, con l'UOC Medicina Medicina Interna 2, diretta dal professor Franco Laghi Pasini, l'Oculistica, coordinata dal dottor Claudio Traversi e la Reumatologia Pediatrica dell'AOU Meyer di Firenze. Tale studio mira all'acquisizione di nuove conoscenze sui meccanismi alla base della malattia, ad oggi ancora sconosciuti.

“A fianco delle attività di ricerca clinica e laboratoristica, la gestione dei pazienti – aggiunge Cantarini – è portata avanti con un approccio multidisciplinare insieme all'oculista Rossella Franceschini ed ai colleghi neurologi Nicola De Stefano e Maria Laura Stromillo, in collaborazione tra i diversi reparti. E' infatti fondamentale unire le forze per individuare precocemente i sintomi, consentire una diagnosi precoce, ed instaurare tempestivamente un trattamento specifico al fine di prevenire le complicanze, spesso severe, della malattia”. Al congresso, presieduto dai professori Mauro Galeazzi, Franco Laghi Pasini e Ranuccio Nuti, parteciperanno i maggiori esperti del settore, provenienti da tutta Italia.

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