
Sono ben 34 gli studenti delle scuole secondarie superiori che quest’anno entreranno in Consiglio regionale per un’attività di alternanza scuola-lavoro. Il programma prevede il coinvolgimento degli studenti nelle attività consiliari dal 20 ottobre prossimo fino al 20 maggio 2015. I ragazzi saranno inseriti in tutti gli uffici e in svariate attività: dalla ragioneria all’informatica, dalla biblioteca all’assistenza legislativa, dalla tipografia al personale, dalla cabina di regia alla comunicazione istituzionale, dalla rappresentanza all’ufficio stampa.
L’iniziativa dell’alternanza scuola-lavoro è nata sei anni fa, da una collaborazione sancita con una convenzione fra Consiglio regionale e Ufficio scolastico regionale; in sei anni, ha ricordato Daniela Succi dell’Ufficio scolastico regionale, si è registrato un successo crescente e un continuo aumento di studenti coinvolti, tanto che l’esempio del Consiglio è diventato un modello per altre istituzioni.
Questa mattina i ragazzi e i docenti tutor scolastici che partecipano alle attività di alternanza scuola-lavoro sono stati invitati a un incontro plenario di presentazione, nella sala delle Feste di palazzo Bastogi, con l’obiettivo di favorire la conoscenza degli ambienti lavorativi dei settori del Consiglio a cui gli studenti sono stati assegnati. I ragazzi hanno potuto incontrare e interagire con i vari tutor e responsabili degli uffici consiliari e ascoltare l’esperienza dei compagni che hanno fatto l’esperienza prima di loro.
Come ha sottolineato la consigliera regionale Daniela Lastri, che fa parte dell’Ufficio di presidenza, “ci troviamo davanti a un percorso di successo, che ha visto continuamente aumentare i numeri dal 2009. L’esempio del Consiglio ha fatto da apripista per molte altre realtà e di questo siamo particolarmente orgogliosi”. “Recentemente abbiamo apportato anche una modifica alla legge regionale sull’istruzione e la formazione – ha spiegato ancora la consigliera – per dare particolare sostegno ai percorsi di integrazione fra scuola e lavoro. Integrare gli ambiti del sapere e del fare contribuisce a creare lavoratori consapevoli e competenti, ma anche studenti migliori”
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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