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Con "Stato di Grazia" Serena Fineschi spegne il centro storico

Serena Fineschi (via Facebook)

Scoccano le 22, nella notte che segue la decima Giornata del Contemporaneo, e il centro storico di Siena, inaspettatamente, si spegne. Non è un blackout, né un guasto improvviso. È l'arte che - quella sì, d'improvviso - entra nel quotidiano scorrere della città, 'costringendola' a reagire.

Si intitola 'Stato di Grazia' l'opera in un certo senso collettiva con cui sabato seral'artista Serena Fineschi ha forzatamente coinvolto tutta la città di Siena, stimolandola a partecipare, a rispondere anche emotivamente a questo temporaneo cambiamento, a questa variazione forzata della percezione, a questa pausa di riflessione e di costretto riequilibrio.

Tre minuti di spegnimento dell'illuminazione pubblica e monumentale, in cui tutti coloro che si trovavano a passeggiare per il centro storico si sono trovati, loro malgrado, immersi nell'opera e nell'arte. Un inaspettato cambio di ritmo per ricondurci all’origine, all’essenza di tutte le cose, e per tornare a essere presenti a noi stessi e al luogo che si abita o, finalmente, per avere l’occasione di perdersi e modificare temporaneamente il nostro “stato”: uno stato di grazia, appunto, un momento determinante e raro in cui tutto appare sospeso ma in cui tutto, allo stesso tempo, accade.

«Pennello totale che dipinge di buio uno spazio civico, Stato di grazia è, dunque, "un intervento di una semplicità disarmante", suggerisce l'artista: "e che potrei davvero considerare come una personale che si sviluppa su una superficie estremamente dilatata (come quella dell'intero centro storico di una città), con il massimo numero di fruitori inconsapevoli, in un tempo brevissimo". Tra la regola e il caso, tra il programmato e lo spontaneo, Serena Fineschi offre in questo modo una fuga momentanea dall'elettricità e dalla routine quotidiana per avanzare un programma plastico che situa l'arte al centro dell'abitare e sottomette lo spettatore ad una sollecitazione oftalmica spinta oltre i bordi dell'ordinarietà, in uno spaesamentonecessario a creare nuovi contatti linguistici tra il cittadino e la propria città» scrive Antonello Tolve nel suo contributo critico che accompagna il lavoro.

Il progetto – che sostiene la candidatura di Siena a Capitale europea della cultura 2019 - è stato realizzato da BRICK - Centro per la ricerca e la cultura contemporanea in occasione della decima Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, con la collaborazione attiva del Comune di Siena che ne ha permesso la realizzazione nel centro storico, e la courtesy di Galleria FuoriCampo. 

SERENA FINESCHI

Vive e lavora tra Siena e Bruxelles. Il suo lavoro si compone attraverso materiali compositi, dall’installazione alle opere a parete. La sua ricerca riflette sulla precarietà di tutte le cose, sulla permanente impermanenza, dove gli opposti vivono, convivono, si trasformano e lasciano tracce da cui ri/partire. È interessata ai meccanismi di relazione emotiva, spirituale e intellettuale tra le persone credendo che non si possa prescindere dai rapporti con gli altri; il confronto, la condivisione, le connessioni e gli abbandoni, sono elementi che ci permettono di comprendere e determinare il nostro percorso. Il suo lavoro si concentra sull’importanza dei legami tra gli esseri umani, e riflette in modo particolare anche sulle trasformazioni che tali legami, e il loro mutare, producono.

Selezione___ 2014 Fortepiano, solo show, Galleria FuoriCampo, Bruxelles - Artiste Domiciliè, programma europeo residenza, Bruxelles (Belgio) – 8+1, Lato e BBS, Prato;2013 Run – Spazio per artisti di passaggio, residenza, Lerici (La Spezia) - Un luogo aperto, Museo d’arte moderna e contemporanea “Raffaele de Grada”, San Gimignano (Siena) - The Wall (archives) #8 – beyond the railway, un progetto di Pietro Gaglianò, B.go Loreto/SP e CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea, Cremona -RSVP arte contemporanea in spazi privati, Casa Piccolomini, Siena - Il primo giorno di sole, solo show, Galleria FuoriCampo, Siena - Sic, installazione ambientale partecipativa itinerante, Siena città candidata a Capitale della Cultura Europea 2019, Siena; 2012 Made in Filandia, residenza, Pieve a Presciano, Arezzo.

BRICK. Centro per la Ricerca e la Cultura Contemporanea

L'Associazione Culturale BRICK, Centro per la Ricerca e la Cultura Contemporanea, nasce a Siena nel gennaio 2010 con la vocazione di promuovere la ricerca e la diffusione della cultura contemporanea, sul territorio locale e su scala nazionale. BRICK vuole essere uno spazio di dialogo e di confronto, capace di intercettare, accogliere e sintetizzare istanze e stimoli provenienti da vari ambiti culturali ed intende rivolgersi non solo a figure già appassionate del contemporaneo, ma a un pubblico più vasto e diversificato.

Fonte: Ufficio stampa

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