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Studenti, genitori e Comune per risolvere i problemi del liceo 'Marconi'. Si chiedono più aule e meno degrado

Il liceo 'Marconi' di San Miniato (foto gonews.it)

Grandi progressi al liceo 'Marconi' di San Miniato. Dopo l'occupazione attuata martedì scorso, 7 ottobre, il giorno successivo gli studenti dello scientifico e del 'Falchi' sono passati all'autogestione.
È però notizia di oggi l'incontro di una delegazione di studenti e di genitori con il preside Sandro Scapellato, il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini e il suo vice con delega alla scuola Chiara Rossi. L'amministrazione si sarebbe impegnata a sollecitare gli interventi più urgenti richiesti dai ragazzi. Ma partiamo con ordine.

Dall'occupazione all'autogestione - Emiliano Mattii è uno dei giovani che si è più dato da fare per far sentire la voce dei ragazzi, realizzando, assieme al rappresentante d'istituto Enrico Signorini, la fase dell'occupazione. Il periodo di gestione autonoma dovrebbe durare fino alla prossima settimana, all'incirca fino a martedì 14. Per quel giorno è nelle intenzioni degli studenti organizzare una manifestazione legale e pacifica a San Miniato.

Le motivazioni - All'origine della ribellione degli studenti troviamo problemi relativi all'arrivo delle classi dall'istituto 'Falchi' di Montopoli. "Mancano le aule, siamo costretti a girare di ora in ora, e alle volte può capitare di essere in 30 ragazzi in un'aula da 20 banchi", afferma Mattii.

Qualcosa è stato fatto: rispetto allo scorso anno ci sono 3 stanze in più. Ma non bastano. Anche le ore di educazione fisica potrebbero diventare difficili con l'avanzare della brutta stagione. "Adesso partono due pullman per raggiungere l'area sportiva di Fontevivo, per tre classi da portare. Con la bella stagione possiamo stare fuori, ma come potranno entrare tre classi all'interno della tensostruttura?", si chiede Mattii.

All'esterno della scuola, il degrado di un'area non abitata e non curata. "La mancanza di fognature negli altri edifici fa sì che l'acqua ristagni. Il clima è paludoso, abbiamo visto spesso ratti intorno all'edificio" ha affermato Mattii.

"La scuola è cambiata radicalmente quest'anno. Ma in peggio", ha concluso Mattii.

Alunni, professori e preside - I problemi sono così visibili e forti da far trovare d'accordo la stragrande maggioranza dei ragazzi. I professori "hanno un'opinione contrastante", ma alcune questioni li riguardano. È aumentato il numero dei ragazzi con disabilità, oggi giunto a 23. E ci sono meno di 10 insegnanti di sostegno. Mancano anche le aule personali per le attività ad hoc.

Il preside, durante l'occupazione, si è detto favorevole nelle richieste ma contrario per il metodo.

L'incontro con l'amministrazione - L'appuntamento di oggi per i favorevoli alla protesta è stato di vitale importanza per trovare un alleato importante come il Comune e legittimare la loro protesta. Si è costituito per l'occasione un comitato di studenti e genitori. Nell'incontro si è parlato delle norme di sicurezza che vanno riviste e di alcuni interventi urgenti.

Il sindaco, dal canto suo, si è detto disposto a segnalare e a pressare chi ha la responsabilità dell'edificio. In parte questa ricadrebbe sulla Provincia, per altri interventi sul curatore fallimentare che ha in mano il caso riguardante gli altri edifici in abbandono. La trattativa si dovrebbe spingere anche per ottenere altre due aule disponibili.

L'incontro di domani - Domani un incontro prettamente tecnico dovrebbe indicare tutti gli interventi urgenti da fare. Nascerà una collaborazione duratura tra il neonato comitato e l'amministrazione per seguire questa vicenda più da vicino.

Elia Billero

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